Lavoro, continuità territoriale, trasporti: le richieste della Sardegna al governo Meloni

Le richieste della Sardegna al governo Meloni.

Il nuovo Governo di centrodestra, guidato da Giorgia Meloni, è ufficialmente in carica. Questa mattina, davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’Esecutivo ha prestato giuramento e si attende il 25 e 26 ottobre, quando verrà votata la fiducia sia alla Camera che al Senato. Le emergenze da affrontare sono tante, soprattutto nel nord Sardegna. Una provincia, quella di Sassari, che attende risposte non più rinviabili.

“Le cose da fare sono tantissime. Dalle infrastrutture ai trasporti fino all’agricoltura, numerose sono le istanze aperte dai governi precedenti – esordisce la deputata di Fratelli d’Italia, Barbara Polo -. Di recente si è costituito un intergruppo che coinvolge tutti i parlamentari della Sardegna, anche di altri schieramenti. La risposta è stata buona. Avere anche il loro supporto è importante. Si parla anche di insularità, ma si dovrà attendere. Ci sono altre emergenze, a partire dai rincari energetici. Ad ogni modo abbiamo intenzione di intrecciare rapporti con il nuovo ministro del Lavoro. Le chiederemo un appuntamento e interagire da subito con quelle che sono le nostre istanze. Ci vorrà tempo, ma il mio e nostro impegno non mancherà”.

Dello stesso parere l’alleato di Forza Italia, ed ex presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci: “Dopo 11 anni finalmente nasce un Governo politico, espressione di una maggioranza conforme alla volontà popolare. Il fatto che a guidarlo sia una donna è già di per sé rivoluzionario ed è il primo carattere distintivo tra la pari opportunità delle chiacchiere e quella dei fatti. Il centrodestra non è una mera somma di voti, non un improvvisato campo largo fondato sul No e sugli anti, ma una coalizione unita da più di 25 anni. L’auspicio è che queste radici profonde tengano salda la maggioranza in un momento in cui il Paese è chiamato ad affrontare sfide difficili. Ora occorre lavorare subito sul fronte delle bollette e sulle questioni ancora aperte per la nostra Sardegna: in particolare, continuità territoriale, fiscalità di vantaggio e rilancio dell’occupazione con politiche a favore dell’impresa”.

Premette una opposizione dura, ma costruttiva, Francesca Ghirra, eletta con Alleanza Verdi e Sinistra. “Noi non voteremo la fiducia, ma confidiamo che la ministra del Lavoro, anch’essa sarda, possa impegnarsi per risolvere le vertenze aperte. Inoltre vigileremo affinché non vi siano passi indietro rispetto ai diritti civili e delle donne. Siamo fortemente preoccupati dalla proposta di legge di Gasparri riguardo la 194, i temi ambientali e la transizione ecologica. Non meno importante è la questione trasporti. Per arrivare a Sassari ho impiegato 2 ore e mezzo. Mi pare troppo”.

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