Divora ricci crudi a La Maddalena, bufera su un turista napoletano – VIDEO

Turista ricci la maddalena

Il turista ha pubblicato su Facebook e Instagram il video mentre mangia i ricci nelle acque dell’arcipelago de La Maddalena.

Il 16 agosto un turista napoletano ha pubblicato su Facebook e Instagram un video in cui si fa riprendere mentre apre e consuma ricci di mare seduto sulla poppa di una barca nelle acque dell’Arcipelago di La Maddalena. A giudicare dai video pubblicati nei suoi social è un professionista nel settore alimentare.

Entusiasti i commenti suoi e dei presenti. Peccato che sia in corso un fermo biologico che vieta la pesca dei ricci di mare imposto da una legge della regione Sardegna, con sanzioni da 1000 a 6000 euro, e che la legge dello Stato vieti ugualmente la pesca in questo periodo. Inoltre, si trovava in un’area marina protetta. È nato, negli utenti, il sospetto che i ricci fossero stati appena pescati. Il video è stato rilanciato dalla pagina “Sardegna rubata e depredata”, scatenando una vera e propria bufera social sul turista.

L’ente Parco dell’arcipelago di La Maddalena ha preso provvedimenti immediatamente.

È indignato il direttore dell’ente Parco dell’Arcipelago di La Maddalena Giulio Plastina: “Un fatto gravissimo, se fosse confermato. Ho provveduto immediatamente a segnalarlo al corpo forestale e di vigilanza ambientale e alla capitaneria di porto, che hanno avviato una indagine di verifica per accertare la violazione di una norma nazionale, che vieta la pesca dei ricci in questo periodo dell’anno e soprattutto della legge regionale che impone il fermo biologico. Le autorità hanno tutto il materiale“.

“Ma auspico che intervenga anche la regione, se i fatti fossero confermati dalle indagini – prosegue Plastina -. Sarebbe una presa per il naso nei confronti dei sardi. No può passare questo messaggio, un gesto di un’arroganza insopportabile, io non mi sognerei mai di comportarmi così in casa d’altri. “.

Amarezza per alcuni commenti contro l’ente Parco: ” Dispiace che nei commenti degli utenti dei social sembri quasi che la colpa sia del Parco. Si trasferisce l’attenzione sui controlli non efficaci spostandola dal reato e dal suo autore, quasi come se lo si volesse in qualche modo giustificare. L’ente non ha la possibilità di svolgere controlli così capillari, è un territorio di 48 isole, un’area che si estende per circa 189 km lineari“. Difficile, insomma, verificare cosa succede in qualsiasi imbarcazione, soprattutto a Ferragosto, quando c’è più traffico in mare che per strada.

Serve la tempestiva collaborazione di tutti.

“È necessario stigmatizzare il fatto – prosegue il direttore dell’ente Parco Plastina -. Quando succedono questi fatti è importante che le persone che assistono chiamino la Capitaneria al 1515 o il corpo forestale. Se le persone presenti sulla barca o nelle imbarcazioni vicine, vedendo qualcosa di sospetto fossero intervenute e avessero avvisato le autorità, forse si sarebbe potuto bloccare lo scempio. Invece tutti si indignano sui social dopo la pubblicazione del video”.

Anche la regione ha mosso i suoi passi.

Anche la regione non è rimasta a guardare. “Ho immediatamente segnalato al comandante del corpo forestale e al comandante del servizio territoriale” ha affermato l’assessore all’ambiente Marco Porcu. “Le autorità competenti svolgeranno tutte le indagini del caso”, conclude Porcu.

Le difese del turista che ha mangiato i ricci nell’Arcipelago di La Maddalena.

Le autorità stanno svolgendo le indagini per verificare l’effettiva violazione delle norme da parte del turista napoletano. L’uomo a sua volta, aggredito da numerosi utenti sardi sui suoi profili social, si è difeso affermando che il video sia vecchio – anche se lui ha passato proprio intorno a Ferragosto un periodo di ferie in Sardegna – e di aver acquistato i ricci e altri vari frutti di mare – come effettivamente si vede in altri video dove consuma cozze e ostriche, e in altri dove si serve da fornitori locali – e di esserseli portati con sè in frigorifero. Le autorità verificheranno se si sia trattato effettivamente di una messa in scena per creare dei video da pubblicare sui social network, o se effettivamente il turista abbia violato il fermo biologico. Nel frattempo l’uomo, tempestato di messaggi, ha cancellato il video dai suoi profili, quando ormai è già diventato virale su social network e telefonini.

In mattinata abbiamo raccolto le dichiarazioni del turista e del suo avvocato, che smentiscono la vicenda e mostrano i documenti di acquisto del riccio.

Condividi l'articolo
Gallura Oggi il quotidiano di Olbia e della Gallura | Notizie da Olbia, eventi in Gallura