Un confronto con i rappresentanti del territorio il 20 aprile.
Qualche giorno fa (17 aprile), si è svolta una riunione del Tag (Tavolo associazioni Gallura) presso la sede della Cgil con l’insediamento ufficiale di Luisa Di Lorenzo, segretaria generale della Cgil, nel ruolo di coordinatrice pro tempore.
Una riunione in cui sono emerse grandi preoccupazioni, in primis per le informazioni che si rincorrono sul destino del Mater Olbia. La mancata convocazione del consiglio comunale cittadino che avrebbe dovuto far chiarezza su apertura e accreditamento della struttura sanitaria non ci rassicura e non abbiamo ancora la conferma che la Giunta regionale sia pronta ad approvare la delibera sullo stanziamento di 35 milioni di euro a favore del Mater
Il Tag avverte una forte apprensione sul destino di tutto il sistema economico gallurese. Sembra quasi che ci sia un accanimento della politica regionale e nazionale nei confronti di questo territorio, sembra quasi che piuttosto che agevolarne la crescita ci sia la volontà di delimitarla e di ostacolare le legittime richieste di dotazione infrastrutturale, di presidi istituzionali e servizi pubblici essenziali.
ll Tavolo delle Associazioni prova quindi a riscrivere l’agenda della classe politica e chiede un confronto a tutto campo con i rappresentanti del territorio in giunta e in consiglio regionale, che hanno dato la disponibilità ad incontrarci il giorno 20 aprile. Durante l’incontro si rivendicheranno la soluzione di vecchie e nuove vertenze del territorio.
Sulla viabilità il Tag ritiene che ci siano almeno due interventi che meriterebbero di essere presi in considerazione. Il primo è l’adeguamento del tracciato stradale verso la direttiva nord, Arzachena e Santa Teresa, per migliorare anche l’accessibilità alle aree ad alta vocazione turistica; il secondo il ripristino e il miglioramento del collegamento verso Tempio interrotto dal 2013 in seguito ai tragici fenomeni alluvionali. Con l’ulteriore considerazione che il collegamento con le aree interne attiene a temi di maggiore coesione sociale con implicazioni di natura economica, scolastica e in tempi di riforma anche sanitarie.
Ma si chiederanno anche aggiornamenti circa la discussione consiliare sull’urbanistica che rischia di impantanarsi senza esito a ridosso della fine della legislatura e la stessa sorte potrebbe seguire la legge regionale che dovrebbe restituire al nord-est della Sardegna un presidio amministrativo.
La più volte rinviata apertura del Mater Olbia e il rischio incombente di depotenziamento delle prestazioni a fronte delle gravi carenze della sanità pubblica nel territorio. E per restare nel progetto di sistema degli investimenti del Qatar in Gallura: la dismissione della base di Olbia da parte di Air Italy e la Costa Smeralda che dalla fase di mera proprietà immobiliare non è ancora passata a quella produttiva di nuovi posti di lavoro e ricavi per le imprese del territorio. Sull’impasse dell’investimento smeraldino avrebbe un peso non trascurabile l’assenza di un adeguato strumento di pianificazione urbanistica che blocca la strada della ripresa anche degli interventi di minore entità nel settore dell’edilizia privata. Un forte richiamo all’assunzione di responsabilità, a scelte chiare e concrete.