Scontro sul mercatino di San Pantaleo, ambulanti contro Nizzi: “Il Tar ci darà ragione”

mercato San Pantaleo

Ambulanti contro Nizzi per i tagli al mercatino di San Pantaleo

Ambulanti in rivota contro il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, per i tagli al mercatino di San Pantaleo: “Regole inventate, il Tar ci darà ragione”. Martedì 2 maggio è previsto un incontro in Comune, ma gli ambulanti sanno già che ci sarà la fumata nera e annunciano una manifestazione per giovedì 4. Quello è il giorno in cui dovrebbe aprire i battenti il mercatino del giovedì nella frazione gioiello di Olbia. Invece gli ambulanti sfileranno alle 11 in via Principe Umberto.

“L’hanno scorso Nizzi aveva già provato a cambiare la planimetria e il Tar aveva annullato tutto – spiega Pietro Giordo, presidente Ana-Ugl -. Adesso si è inventato che gli ambulanti debbano pagare degli inesistenti oneri per la sicurezza, roba che non esiste in nessun mercatino”. La rivoluzione di Nizzi porterebbe da 82 a 52 i posti disponibili. “Trenta posti in meno, trenta famiglie che non lavorano in attività che hanno da generazioni – spiega -. Parliamo di gente che lavora sotto il sole a 40 gradi o in mezzo ai cicloni. Ma è una categoria che non piace al sindaco di Olbia”.

Secondo Giordo lo avrebbe dimostrato in più occasioni. “Sta cercando di distruggere uno dei mercati più belli della Sardegna perché ce l’ha con gli ambulanti, discrimina la categoria – continua il presidente dell’Associazione nazionale ambulanti di dell’Ugl -. A Olbia il Comune ha preso in mano il mercato del martedì e lo ha distrutto e sta facendo una battaglia costante contro gli ambulanti tanto a capodanno quanto nel parco Fausto Noce”.

I problemi di sicurezza

“Nizzi ha cercato di far passare un mercato come un evento – continua Giordo, come se fosse un concerto con un organizzatore che cura tutto e si prende le responsabilità per la sicurezza. Ma questo è un mercato, non esiste nulla di simile neanche a Porta Portese che ha 200mila visitatori ogni domenica. Il sabato a Olbia c’è poco spazio tra le bancarelle, ma va bene mentre per San Pantaleo riduce numero e dimensioni degli stalli e chiede agli ambulanti di pagare oneri della sicurezza. A noi spetta pagare solo il canone unico per la concessione del suolo pubblico. In altri Comuni lo hanno ridotto anche del 75% per aiutarci dopo la pandemia: a Olbia, invece, il sindaco ci contrasta e ci danneggia”.

[foto: Consorzio Costa Smeralda]

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