Nel vicolo tornano le auto, lo sfogo di un bar a Olbia: “Costretti a licenziare”

Mint Julep Olbia

Il bar di Olbia costretto a ridurre il personale.

Un bar molto frequentato della movida di Olbia è costretto a rinunciare ai tavolini esterni. Il Mint Julep, locale in via Cavour, questa mattina ha scoperto che presto la strada sarà riaperta al traffico e, dunque, non avrà più il suolo pubblico.

Una brutta notizia per l’esercente, che, a seguito di questa ordinanza, dovrà ridimensionare il personale, dagli 8 dipendenti a 2, rinunciando anche alla pizza Gurmé, specialità molto amata dei clienti del Mint Julep. Prima il lungo sfogo sui social, dove fanno sapere che non è una bella idea, per le conseguenze, ovvero “un centro storico sempre più abbandonato”.

Marco Pistone, titolare del bar, che riaprirà il 21 marzo, si dice molto dispiaciuto per questa decisione. ”Per noi è stata una sorpresa, da poco ci era arrivata anche la richiesta per il pagamento del suolo pubblico – dice il proprietario del locale -. Riteniamo un’ingiustizia aprire un vicolo così piccolo. Posso capire anche che faccia anche comodo ai B&B e gli hotel che si trovano in zona, ma una soluzione migliore sarebbe stata quella di dare dei permessi per passare in Ztl da parte degli alberghi e non penalizzare i locali notturni. Strano anche che questa decisione venga proprio poco dopo la nostra volontà di chiudere il Beer Julep per protesta, contro la presenza di situazioni particolari in piazza Regina Margherita dopo l’estate. Noi abbiamo fatto molto rumore, chiesto anche intervento dalla Finanza e poi abbiamo ripulito e risolto”.

La decisione di riaprire via Cavour avrà molte ripercussioni sul futuro del Mint Julep, anche se il titolare dell’attività non si vuole perdere d’animo e arrendersi. “Forse ce ne andremo da lì, ma prima abbiamo fatto ricorso al Tar – fa sapere Pistone -. Tutto sarà condizionato da come andrà, altrimenti dovremo prendere questa decisione e stiamo già cercando un’altra zona dove traslocare. Purtroppo l’apertura della strada ci porterà a ridurre il servizio a soli 20 tavolini interni, rinunciando così al pizzaiolo specializzato nella pizza Gurmé. Ovviamente le conseguenze sono tante per noi, anche sul piano dei guadagni e sul futuro del personale”.

Ma la preoccupazione per il titolare dell’esercizio è anche legata al futuro di quell’area della città, che era frequentatissima. “Una serranda abbassata in quella zona significa che tornerà ad essere abbandonata – dichiara Marco -. Secondo me non è giusto dare solo priorità ad hotel e B&B, perché il fulcro di un centro città sono anche i negozi, bar e ristoranti”.

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