Slot machine, quante sono e quanto si spende nei comuni della Gallura. A Olbia il record di macchinette

Putting Money Into the Slots

I dati pubblicati dal gruppo editoriale l’Espresso.

È stato presentato sabato scorso il database “l’Italia delle slot” elaborata dal gruppo Gedi, ex gruppo l’Espresso, in collaborazione con Visual Lab e Dataninja, società che si occupa di datajournalism. Il database raccoglie tutti i dati sul gioco d’azzardo per il 2016 nel settore delle slot. Le informazioni sono state elaborate comune per comune e riguardano la spesa pro capite e il numero di apparecchi ogni mille abitanti presenti. Il tutto viene confrontato con il numero di abitanti di ogni comune e il reddito medio oltre che raffrontato con la spesa media per l’anno 2015. I dati raccolti sono estremamente attendibili in quanto forniti direttamente dal Monopolio di Stato.

Dalle elaborazioni emerge come la Sardegna si piazzi nelle ultime posizioni a livello nazionale per quanto riguarda il valore delle giocate pro capite, mentre occupa la quarta posizione in quanto a distribuzione delle slot sul territorio.

Tra le province sarde in cima alla classifica c’è quella di Olbia Tempio con 1.101 euro pro capite spesi nel 2016. In particolare, Olbia e Arzachena guidano la classifica dei comuni galluresi con rispettivamente 1.535 e 1.596 euro di spesa pro capite. Ma il primato del numero di slot lo vanta Olbia con 15,4 slot ogni mille abitanti. In testa anche alla classifica nazionale dei comuni con più di cinquantamila abitanti.

In terza posizione, in Gallura, si attesta Golfo Aranci con 1.269 euro di spesa per ogni abitante e 13,4 macchinette da gioco ogni mille abitanti. Numeri impressionanti, anche in questo caso, che hanno fatto correre al ripari il sindaco Giuseppe Fasolino. Il mese scorso, infatti, è stata emessa l’ordinanza che vieta l’uso degli apparecchi automatici per il gioco d’azzardo, impedendo, di fatto l’installazione di slot machines a meno di 500 metri dai luoghi considerati sensibili come, ad esempio, le scuole. Il che vuol dire, vista la conformazione del paese, il divieto assoluto di installazione in tutto il territorio comunale.

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Seguono in questa mesta classifica Budoni, 1.200 euro di spesa per abitante e un rapporto di ben 15, 1 slot ogni mille abitanti, San Teodoro, con 1012 euro di spesa a testa, Palau con 985 euro e addirittura 18,5 macchinette ogni mille abitanti e Tempio in cui il valore pro capite di spesa scende a 942 euro.

Per allontanarsi un po’ di più dai mille euro di spesa a testa occorre spostarsi nei comuni di Loiri Porto San Paolo, 778 euro pro capite, Santa Teresa di Gallura, 774 euro, La Maddalena, con 643 euro, Monti, dove si spendono 510 euro a testa. Sono 509 gli euro invece spesi mediamente da ogni abitante a Sant’Antonio di Gallura, mentre a Calangianus se ne spendono 460.

In fondo alla classifica gallurese del gioco d’azzardo, ma in cima alla classifica locale della virtuosità, c’è Buddusò con 235 euro di spesa a testa e appena 5,7 slot ogni mille abitanti.

I dati sono sconfortanti, soprattutto in una regione in cui si fatica a trovar lavoro e, di conseguenza, ad avere un reddito stabile. Ancor più sconfortanti se si pensa che in Sardegna una legge che disciplini il gioco d’azzardo ancora non c’è, anche se è presente un piano per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico. Briciole e quasi ovunque siamo ancora lontani dal raggiungere il dato, certo non unico, della sempre gallurese Bortigiadas. “Sembra che non ci siano slot a Bortigiadas, ti risulta?”, chiede il database quando gli si chiedono info sul paese.

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