All’ospedale di Olbia si sperimentano le nuove cure innovative contro il Covid

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Le nuove cure contro il coronavirus anche a Olbia.

In Sardegna si punta sugli anticorpi monoclonali e su farmaci antivirali di ultima generazione contro il coronavirus e Olbia, con l’ospedale Giovanni Paolo II, ha una delle strutture autorizzate per i trattamenti. L’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ha chiesto alle aziende sanitarie della Regione di rendere più fruibile l’offerta di tali cure sperimentali.

L’assessore ha individuato undici presidi autorizzati per le terapie. Oltre Olbia i centri sono: l’ospedale Marino di Alghero, il Nostra Signora della Mercede di Lanusei, il San Francesco di Nuoro, il San Martino di Oristano, il Nostra Signora di Bonaria di San Gavino, il Cto di Iglesias, le Cliniche San Pietro di Sassari, il Santissima Trinità e il San Michele (Arnas G. Brotzu) di Cagliari e il Policlinico Duilio Casula di Monserrato.

Nieddu ha ribadito che ”La vaccinazione e le buone pratiche anti-contagio restano la nostra arma più efficace”, tuttavia la disponibilità dei nuovi farmaci sono lo strumento più utile per curare le forme del covid-19 più grave, soprattutto nei soggetti più deboli. Gli antivirali e gli anticorpi monoclonali sono, infatti, rivolte soprattutto ai pazienti che presentano un alto rischio di ospedalizzazione.

Secondo l’ultimo monitoraggio dell’Aifa, nella settimana tra il 13 e il 19 gennaio, il numero di prescrizioni per gli anticorpi monoclonali in Sardegna è cresciuto del 20%, rispetto alla settimana prima. Quelle riguardo i farmaci antivirali, sono incrementate del del 118% (rispetto alla media nazionale del 70%), per quanto riguarda il Molnupinavir e del 27% per il Remdesivir. Le somministrazioni dei farmaci di ultima generazione sono programmate negli ospedali e seguite da personale sanitario specializzato.

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