Soldi per lavori mai avvenuti, imprenditore di Arzachena a giudizio

Imprenditore di Arzachena rinviato a giudizio.

Dovrà rispondere di aver incassato i contributi dell’Argea per fare dei lavori nella sua attività che non sono mai stati realizzati. Ora, D. F., imprenditore agricolo di 40 anni, è finito a processo per truffa, assieme ai suoi familiari, Anna Azara, Sesto Frisciata, che erano stati rinviati a giudizio nel 2019.

L’uomo, di Arzachena, avrebbe dovuto fare dei lavori di ampliamento alla sua attività agricola, mai eseguiti e avrebbe utilizzato un contratto di compravendita falso su un immobile ricevuto dai suoi genitori, per appropriarsi dei contributi nell’ambito del “Programma di sviluppo rurale 2007/2013”, corrispondenti a una cifra di 500mila euro. Dei soldi avrebbe intascato 130mila euro e simulato l’acquisto dell’immobile di 516 mila euro, restituiti dai suoi genitori sul conto corrente aziendale.

Ancora, secondo l’accusa, il 40enne avrebbe presentato 3 fatture per delle ristrutturazioni mai avvenute, oltre che per l’ampliamento del fienile e l’acquisto di un trattore. Tutto in concorso con i suoi genitori. Per quell’occasione, aveva intascato dall’Argea circa 60mila euro. Ora F. dovrà difendersi per truffa davanti al giudice di Tempio. Prima del dibattimento, il pm aveva formulato un capo di imputazione per truffa aggravata, ma la difesa dell’uomo ritiene che la riformulazione contiene nuove imputazioni per l’imprenditore agricolo. L’udienza è, quindi, rinviata il 6 luglio prossimo.

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