Due panini e due caffè a 18 euro, senza scontrino: il caso a San Teodoro

Il caso di due turisti di Firenze a San Teodoro, la denuncia alle autorità.

Tutti gli anni assistiamo al piagnisteo del turista che va in vacanza in posti notoriamente costosi, e riscontrando che i prezzi valgono quanto la bellezza del posto visitato, si lamenta sui social network. Magari con insulti al locale troppo caro, foto dello scontrino e apprezzamenti da cenura – o da querela -ai gestori.

Apparentemente anche il caso successo nei giorni scorsi a San Teodoro e reso noto dall’Ansa rientrerebbe in questa casistica generale. Due turisti fiorentini in vacanza a San Teodoro avrebbero comprato un panino al salame al costo di 6 euro ciascuno e un caffè al costo di 3 euro ciascuno. Spesa finale: 18 euro. Trovando la somma esagerata, se ne sono lamentati, facendolo diventare in pochi minuti un caso nazionale.

Panini e caffè troppo cari, il caso di San Teodoro.

Ma questa volta il caso è diverso, speciale. Da una parte, c’è un elemento in più, dall’altra uno in meno. Iniziamo da ciò che mancherebbe: lo scontrino. I due turisti, che hanno soggiornato nel villaggio “Baia Bianca”, avrebbero sostenuto la spesa nell’unico chiosco della spiaggia di Salina Samba, senza ricevere nemmeno uno scontrino in cambio. Il caso, però, presenta anche un elemento in più: si è passati dalle parole ai fatti. Ovvero, i due turisti hanno chiesto assistenza legale a una associazione di tutela dei consumatori, Giustitalia. L’associazione ha segnalato l’accaduto al comune di San Teodoro, affinchè vigili sui prezzi imposti dagli esercenti del proprio territorio di competenza, e per la stessa finalità al Garante per la sorveglianza sui prezzi.

“La speculazione sui prezzi perpetrata da alcuni esercizi di ristorazione balneari nei confronti dei villeggianti rappresenta un fatto grave”, afferma il presidente di Giustitalia, Luigi De Rossi. “Da denunciare alle autorità competenti – prosegue De Rossi -. Una intollerabile speculazione economica. Una bottiglietta d’acqua da mezzo litro veniva venduta a 2,5 euro. Un prezzo alto per un bene di prima necessità acquistabile nell’unico chiosco presente in spiaggia. Ma la cosa ancora più grave è che non viene rilasciato alcuno scontrino fiscale“.
   

Condividi l'articolo
Gallura Oggi il quotidiano di Olbia e della Gallura | Notizie da Olbia, eventi in Gallura