Ecco i messaggi Whatsapp del gruppo degli amici di Pietro.
Dopo la morte di Marco e Gloria, nel terribile incendio della Grenfell Tower, un altro giovane italiano perde la vita nella capitale britannica. Compaiono i primi messaggi inviati dagli amici di Pietro preoccupati perchè il ragazzo non rispondeva ai messaggi. I primi sms sul gruppo degli amici di Whatsapp è cominciato ieri pomeriggio intorno alle quattro. Gli amici di vecchia data del ragazzo, circa una decina, non sentendo Pietro hanno cominciato a preoccuparsi e ad scambiarsi messaggi l’uno con l’altro per sapere se qualcuno avesse notizie del giovane, ucciso a Londra ieri sera.
– Avete sentito Pietro? -. Era strano che Pietro non rispondesse ai messaggi. Lui, entusiasta della vita londinese, rispondeva subito ai messaggi di amici e parenti. Pietro era, recentemente, stato promosso dal suo datore di lavoro e scriveva soddisfatto agli amici – Sono salito di grado. Finalmente non devo piu portare i pacchi!-. Pietro Sanna era anche un amante della musica. Spesso si divertiva a creare e mixare dei brani per la discoteca ed inviava le tracce sul gruppo per chiedere un parere. – Sentite questa! -.
Gli amici non credono a quello che è successo, cosi come il fratello che era volato a Londra in cerca di migliori opportunità lavorative. Giomaria aveva iniziato a lavorare in una delle catene italiane più frequentate di Londra, Princi, per poi cambiare azienda. Gli amici sono sconvolti e scrivono – Non può essere successo, non a lui che era il più buono di tutti, non aveva mai fatto male a una mosca, scherzava sempre -. L’amico Paolo lo ricorda cosi e aggiunge – Ci siamo sentiti da poco e ci saremmo rivisti quest’estate in Italia. Era contento, stava lavorando ed era soddisfatto. Non era preoccupato neanche per gli attentati di questi ultimi giorni -.
Pietro aveva frequentato il liceo scientifico Enrico Fermi di Nuoro e d’allora non aveva mai perso i contatti con gli ex compagni di calsse. Pietro era andata a Londra per cercare un lavoro, una vita migliore e fare un’esperienza diversa che lo avrebbe fatto crescere e maturare. Ed era entusiasta di poter raccontare ad amici e parenti quello che stava facendo a Londra, una città dove vivono più di 250mila italiani che, per diversi motivi, lasciano l’Italia in cerca di quello che il nostro paese purtroppo non è in grado di offrire.