Il Primo maggio di chi lavora in Gallura

Chi lavora il Primo maggio a Olbia e in Gallura.

Primo maggio, festa dei lavoratori, ed il secondo in semi lockdown per la Gallura. Una festa vissuta da sempre come un momento di riposo, ma non per tutti. E poter lavorare il Primo maggio in questo periodo di pandemia e restrizioni per alcuni assume un senso diverso. ”È sicuramente una grande fortuna per me lavorare nonostante la pandemia, anche se sarebbe stato meglio tornare come ai vecchi tempi, quando nelle giornate rosse sul calendari, e le domeniche era feste per tutti – dice Emanuele, camionista che si occupa del ramo alimentare in tutta la Sardegna – soprattutto in questo periodo di pandemia, chiudere durante i festivi sarebbe un modo per sgomberare un po’ le strade”.

Le testimonianze di chi lavora.

”È un periodo tosto per tutti, ho sempre lavorato sotto le feste e sapere che molti in questo momento sono costretti a casa pur volendo lavorare mi fa sentire privilegiato”, afferma Alessandro, un giovane portuale di Olbia che si occupa di caricare e scaricare i rimorchi dalle navi. Sono poche le categorie che nonostante la zona rossa sono in attività ed il fatto di poter lavorare con la situazione generale causata dalla pandemia è una fortuna, come sottolinea Laura, dipendente di un call-center a Olbia. ”Lavorare il Primo maggio non è così male, considerato il periodo in cui ci troviamo è anche una fortuna poter lavorare, soprattutto in sicurezza – dice -. Certo, tenere la mascherina durante tutto il turno e stare a distanza dai colleghi non è il massimo, ma ci si adatta”.

Un Primo maggio quasi spettrale a Olbia, tra brutto tempo e negozi tutti chiusi

William, guardia giurata di Olbia, aggiunge: “Se devo essere sincero, sono contento di lavorare ma avrei preferito stare a casa con la mia famiglia”. Giuseppe, proprietario di un B&b ad Arzachena, sottolinea che ”noi siamo aperti ed aspettiamo che arrivino i clienti”. “Il problema è che siamo impossibilitati a lavorare, sia con i turisti che con i proprietari delle seconde case, per via della zona rossa. Possiamo lavorare solo con gli arzachenesi. Ho passato la mattinata a prendermi cura del giardino all’esterno della nostra attività ed a fare manutenzione, come faccio ormai da mesi, in attesa che la situazione migliori”, conclude. Un primo maggio speranzoso, quindi, quello in Gallura, in attesa che la situazione evolva verso la zona arancione.

(ha collaborato Maria Vittoria Dettoto)

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