I 4 progetti mai realizzati dal sindaco Nizzi a Olbia

Il punto di vista del candidato sindaco Navone.

“In 5 anni non sono stati realizzati molti progetti importanti”. Queste le parole del candidato sindaco di Olbia Augusto Navone. Si parla di progetti su questioni perennemente irrisolte per le quali l’attuale primo cittadino Settimo Nizzi non avrebbe fatto nulla.

1. Il rischio idrogeologico.

Uno tra i tanti è il progetto sul rischio idrogeologico, atteso da una decina di anni. “A Olbia ci sono almeno una quindicina di opere incongrue e un progetto mai realizzato nonostante ci fossero i soldi dal 2015 – dichiara il candidato -. L’attuale amministrazione ha promesso di fare un progetto entro sei mesi, cosa impossibile e credo che quei 150milioni andranno persi”.

2. Il degrado nei quartieri.

Il degrado al centro e nelle periferie è un altro problema a cui non è stato posto rimedio. “Penso a piazza Mercato, che è diventata inospitale alle attività commerciali e ai residenti – aggiunge Navone -. Il centro sta diventando degradato ed è sotto gli occhi di tutti. Per non parlare dei parcheggi che continuano a essere sottratti. La realizzazione del lungomare, infatti, ha portato la rimozione di 200 stalli”.

3. Dai marciapiedi alle fognature.

Un’altra questione è la qualità della vita nelle periferie. “I quartieri vivono un problema di isolamento – afferma -. Ci sono aree completamente abbandonate prive di fogne, illuminazione, marciapiedi e perfino rete viaria. Questo porta all’esigenza di ricongiungere i quartieri, una cosa che non è presente nel piano urbanistico. Mi chiedo come sia possibile che in 27 anni che Nizzi amministra la città non sia riuscito a risolvere problemi che ci portiamo dietro dagli anni ’90”.

4. L’assenza del verde pubblico.

Poi ci sono i nuovi problemi, quelli della continua sottrazione del verde pubblico. “Tutti sappiamo i benefici non solo estetici degli alberi in una città – dice -. Gli alberi producono ossigeno e mitigano il clima estivo perché creano zone di ombra. Infatti, dove gli alberi ci sono, tantissime persone utilizzano gli spazi. Il nuovo lungomare, malgrado abbia migliorato l’aspetto di quella zona, è un progetto sbagliato perché quella parte si trova al sole e comporta anche un consumo grandissimo di acqua vista la mancanza di alberi nelle aiuole. Il progetto originale era infatti differente e si nota la differenza di temperatura dall’area di via Principe Umberto e quella di via Redipuglia. Non parliamo dello scempio in via Imperia, dove esemplari di 50 anni sono state tagliate per piantare delle specie aliene vietate perché considerate infestanti”.

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