Rissa e accoltellamento in centro, nei guai un 53enne di Olbia

Piazza Matteotti, accoltellamento Olbia

Gianfranco Pittorru accusato di accoltellamento a Olbia.

I fatti risalgono all’ottobre del 2020, ma soltanto adesso è giunto il termine il processo che vedeva imputato Gianfranco Pittorru per l’accoltellamento a Olbia del tunisino Chaabane Znaidi durante una violenta rissa in piazza Matteotti, dove le risse sono ormai quasi un’abitudine.

Dopo l’accoltellamento il tunisino il 118 ha trasportato il tunisino al pronto soccorso del Giovanni Paolo Secondo. Per salvargli la vita, i medici dell’ospedale di Olbia hanno dovuto operare il tunisino d’urgenza e asportargli 40 cm di intestino.

Numerosi i testimoni che hanno aiutato i carabinieri a ricostruire la vicenda e a individuare l’autore dell’accoltellamento, permettendo lo svolgimento del processo. Al termine delle indagini, gli uomini dell’arma hanno identificato l’accoltellatore con la persona di Pittorru, olbiese, di conseguenza denunciato e processato. Il processo si è chiuso nei giorni scorsi.

La condanna in primo grado.

La pubblica accusa chiedeva una pena detentiva di 11 anni per tentato omicidio. Il giudice ha optato per una condanna, a carico di Pittorru, a 8 anni e due mesi di reclusione. Due testimoni, invece, andranno a processo come imputati per falsa testimonianza. L’accusa ha mostrato soddisfazione per la decisione del giudice.

Mentre, stando alle dichiarazioni, la difesa di Pittorru, rappresentata dall’avvocato Giampaolo Murrighile, procederà con l’appello non appena verranno depositate in cancelleria le motivazioni della sentenza. Le motivazioni dell’appello verteranno soprattutto sulla non attendibilità del testimone decisivo. Che, a detta di Murrighile, si sarebbe contraddetto in diverse occasioni. Da parte sua Pittorru ha sempre dichiarato di essersi solamente difeso dall’aggressione subita ad opera di tre uomini, tra i quali Znaidi.

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