L’esplorazione interplanetaria in Sardegna.
Al Radiotelescopio di San Basilio è stato inaugurato il Sardinia Deep Space Antenna (SDSA) dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) che offrirà supporto alle missioni nello spazio, dialogando con i satelliti, in un sistema che coinvolge soltanto 5 infrastrutture del genere al mondo. Quella di San Basilio è una delle più all’avanguardia.
“È una giornata molto importante per la Sardegna – dice il vicepresidente della Regione Raffaele Paci- Crediamo molto nel settore dell’aerospazio, l’abbiamo sostenuto dal primo momento, abbiamo investito tanto e continuiamo a farlo, e la presenza qui di Asi, Nasa, Esa, Inaf, JPL (Jet Propulsion Laboratory), delle altre Agenzie spaziali, che credono in questa strutturar e nelle sue potenzialità, dimostra che la strada è quella giusta”.
Il vicepresidente della Regione ricorda poi quanto l’alta tecnologia sia fondamentale, soprattutto in una regione come la Sardegna, per costruire un futuro solido.
La Sardegna oggi entra in un network mondiale che porterà importanti ricadute economiche, occupazionali e di sviluppo in tutto il territorio. Il Sardinia Deep Space Antenna condivide con SRT una parte delle dotazioni ma ha un suo equipaggiamento e un centro di controllo specifico per comunicare con i veicoli spaziali.
È nato grazie ad accordi tra Asi e Inaf e a uno specifico accordo Asi-Nasa che ne assicura l’utilizzo in una molteplicità di missioni interplanetarie in collaborazione con JPL.
Per il Radiotelescopio di San Basilio, realizzato dall’Inaf in collaborazione con ASI, Regione, Miur e Università, la Regione ha investito oltre 20 milioni di euro. Ma non solo: per sostenere e far crescere le imprese che operano nell’aerospazio, sono stati investiti oltre 12 milioni di euro.