Sardegna nella storia delle esplorazioni spaziali: da San Basilio seguiti gli ultimi attimi della sonda Cassini

Giornata storica per la Sardegna.

Alle 13.54 in punto di oggi la sonda Cassini si è tuffata dentro Saturno, concludendo la sua missione ventennale intorno al pianeta degli anelli. Una giornata storica, per la Sardegna: i segnali radio dell’ultima fase della missione sono stati seguiti e registrati proprio dal radiotelescopio di San Basilio, che in queste ore ha rivestito il ruolo di “orecchio del mondo” nello spazio, in collegamento diretto con le stazioni di Roma e degli Stati Uniti dove in contemporanea sono scattati applausi e abbracci. Un traguardo fortemente voluto e reso possibile dal lavoro incrociato di Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e Istituto nazionale di Astrofisica (Inaf) con il supporto della Nasa e della Regione che da subito ha creduto e investito nel settore dell’aerospazio. Gli ultimi minuti di attività di Cassini sono stati seguiti nell’Osservatorio astronomico di Selargius dal vicepresidente della Regione Raffaele Paci, dal presidente Inaf Nicolò D’Amico, dagli ingegneri di Nasa e Asi e dall’Università di Cagliari in collegamento con Roma e Stati Uniti.

“Una grande soddisfazione, entriamo nel network più importante dei centri spaziali e il radiotelescopio della Sardegna potrà svolgere un ruolo strategico anche nelle prossime missioni sulla Luna”, dice Paci. “È la dimostrazione che attraverso l’innovazione tecnologica e il capitale umano anche noi possiamo svolgere un ruolo importante pur essendo una piccola isola periferica. Avere connessioni e legami con il resto del mondo attraverso l’innovazione è l’unica strada per creare futuro anche qui da noi. In questi settori il punto di partenza è avere alta tecnologia: a noi viene garantita dalle Università, dal Crs4, dal Parco tecnologico di Pula, e voglio ricordare l’importante lavoro del D’assedio, il Distretto Aerospaziale della Sardegna. Dopodiché – conclude Paci – servono gli investimenti delle imprese che noi stiamo supportando anche con molti finanziamenti, e con le imprese si sviluppano posti di lavoro, pensiamo alla localizzazione di Avio a Villaputzu, 30 milioni, posti di lavoro e un effetto moltiplicatore sul territorio. Continueremo, sempre più, a sostenere e investire nel settore dell’Aerospazio”.

“È un momento molto emozionante e significativo, da oggi per San Basilio si aprono nuove prospettive di eccellenza per il radiotelescopio della Sardegna, prospettive che ci vedono coinvolti in progetti con le stazioni spaziali di tutto il mondo”, sottolinea D’Amico. “Siamo pronti anche per le prossime missioni lunari, la Nasa ieri ha annunciato che la Sardegna avrà un ruolo di primissimo piano per le grandi competenze e la posizione geografica ideale. La Nasa non sceglie le sue antenne a caso: se siamo stati scelti vuol dire che qui hanno trovato eccellenze, un sito adatto e un solido accordo fra Asi e Inaf che rende credibile tutta l’operazione”.

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