Le scuole in Gallura non sono in zone inquinate, un rapporto rivela il primato

scuole gallura

I dati che premiano le scuole della Gallura.

Nelle città italiane oltre il 5% delle scuole si trova vicino a fonti inquinanti, ma non in Gallura. Nel territorio le scuole sono collocate in ambienti sicuri per i bambini e i dati, assieme a quelli della Sardegna, sono tra i migliori in Italia.

La percentuale su tutto il territorio è del 0% e i dati del Ministero dell’Istruzione e merito (Mim) raccolti dal portale Openpolis premiano il territorio gallurese che fa meglio del Sassarese per quanto riguarda la sicurezza delle scuole. Non c’è comune, infatti, dove gli istituti frequentati da bambini si trovano in siti inquinati, come purtroppo avviene in molti grandi comuni del Paese. Ci sono città, come Foggia (Puglia), dove il 42,03% delle scuole si trovano vicino a fonti di inquinamento atmoferico, 29 in totale. Dati allarmanti anche a Milano (Lombardia), dove la percentuale è del 21,39%.

Premiata la Gallura, ma non il Sassarese.

In Gallura tira una buona aria, ma lo stesso non si può dire per il resto dell’Isola, sopratutto nei grandi centri urbani. Se Olbia è libera dal pericolo, nel Sassarese ci sono città dove le scuole sono collocate in siti pericolosi per i bambini e ragazzi che le frequentano. Ad Alghero 10 su 34 si trovano vicine a fonti di inquinamento atmosferico, pari al 29,41% del totale. Nella vicina Sassari la percentuale scende a 3,19% e si tratta di 3 scuole su 94.

Nel resto della Sardegna preoccupa la situazione di Sarroch e Portoscuso, dove la percentuale è del 100%, con 8 scuole collocate vicino a fonti inquinate, come certificano i dati del Mim raccolti dal portale Openpolis.

Dati allarmanti in Italia.

A pochi giorni dalla Giornata della Terra, che si celebra il 22 aprile, emerge che l’Italia sta facendo poco per l’inquinamento. Sono i giovani il motore del cambiamento, molto sensibili a queste tematiche, i quali spesso denunciano problematiche ambientali e partecipano attivamente a manifestazioni come quella di ”Fridays For Future”.

Purtroppo i più piccoli spesso sono esposti a gravi situazioni ambientali nelle città in cui vivono. Nello studio di Openpolis si evidenzia come molte scuole in Italia siano collocate in siti potenzialmente pericolosi dal punto di vista ambientale e il danno cresce sopratutto nei centri più urbanizzati.

“l 13,7% della popolazione europea ha segnalato nella zona in cui vive la presenza di problemi ambientali, causati da fattori come l’inquinamento – si legge nel rapporto Openpolis -. La questione viene sentita anche e soprattutto dai giovani: la percentuale si attesta al 14,3% nella fascia d’età compresa tra i 16 e i 24 anni”.

”In Italia, la quota è anche più elevata – si legge ancora -. Criticità come sporcizia, inquinamento o altri problemi ambientali nella propria zona vengono segnalate dal 17,4% dei residenti tra 16 e 24 anni. Un valore sensibilmente superiore sia a quello dei coetanei Ue (14,3%) che della media della popolazione italiana (15,2%)”.

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