La Giornata della Memoria in Gallura.
Tante piccole valigie senza proprietario. Da Olbia è partito il ricordo per le vittime della Shoah, l’orrore nazista che ha sterminato milioni di esseri umani, colpevoli di essere ebrei e appartenere a minoranze, che qualcuno aveva deciso fossero da eliminare senza un perché.
L’orrore dell’Olocausto, che sembra ormai un ricordo lontano, in realtà sopravvive nelle discriminazioni che ancora oggi subiscono alcune persone solo per il loro colore della pelle, il loro credo politico o la propria appartenenza sessuale. La Giornata della Memoria, attraverso il ricordo vuole mantenere vivo un massacro, di origine razzista, che non può essere dimenticato.
Anche in Gallura, come nel resto della Sardegna, si è celebrato il Giorno della Memoria, con tanti diversi eventi organizzati dai Comuni o dalle scuole. Nelle scalinate di San Simplicio di Olbia, i ragazzi delle scuole medie Armando Diaz, hanno posto sulle scalinate tante piccole valigie per evocare quelle che appartenevano ai deportati ai campi di sterminio. A queste iniziative nella città gallurese, martedì 24 gennaio, si è tenuto un incontro nella biblioteca con Emanuele Fiano, autore del libro “Il profumo di mio padre”.
La celebrazione della Giornata della Memoria ha coinvolto anche la Regione, con un’inaugurazione. A Cagliari, nel Palazzo Siotto, è nato il Giardino dei Giusti dove sono state affisse targhe commemorative in onore di coloro che, sfidando le leggi razziali e l’orrore delle deportazioni nazi-fasciste, aiutarono ebrei a salvarsi. “Guardiamo con speranza e fiducia ai giovani, capaci di costruire ponti contro la violenza e di alimentare la cultura del dialogo e la pace – ha detto il Presidente Christian Solinas – debellando una volta per tutte il germe dell’antisemitismo, della discriminazione, dell’intolleranza, per la creazione di una società libera e aperta, improntata al rispetto della dignità di ogni essere umano e che sappia fare della pace e della fratellanza valori vivi, imprescindibili e insuperabili”