Comune di Olbia, tutte le spese del 2016: dai rifiuti ai contributi alle famiglie

Le spese del Comune di Olbia del 2016.

La spesa più consistente, com’era immaginabile, è quella relativa al servizio di smaltimento dei rifiuti. Quella minore, nel 2016, riguarda l’acquisto di derrate alimentari (non è specificato per che cosa) per 89,80 euro. Non tutti lo sanno, ma da un paio di anni sono disponibili online tutte le spese fatte dagli enti. Una fotografica quasi istantanea delle uscite di cassa e delle erogazioni (l’ultimo aggiornamento risale allo scorso dicembre) in nome della trasparenza della pubblica amministrazione voluta dal governo Renzi. Tutto consultabile e a portata di tutti, collegandosi al portale Soldipubblici.gov.it.

Oltre alle singole voci di spesa, attraverso il sito è possibile accedere anche ai dati dei pagamenti mensili confrontandoli con il mese precedente. I dati sono aggiornati con cadenza settimanale e vengono estratti dal sistema informatico in dotazione alle pubbliche amministrazioni, Siope, nato dalla collaborazione tra Banca d’Italia e la Ragioneria Generale dello Stato. Il motore di ricerca permette di cercare non solo l’ente di interesse, ma anche il settore specifico di pagamento fornendo tutta una serie di altri indicatori.

E così, consultando l’elenco relativo al Comune di Olbia, si scopre che, subito dopo il servizio dei rifiuti, l’altra spesa più consistente è quella relativa ai trasferimenti alle famiglie, che hanno, però, subito un taglio di oltre 1 milione di euro nel 2016 rispetto al 2015. Altre due voci che hanno subito un’importante diminuzione sono stati i contratti di servizio e i servizi per conto di terzi.

Mentre a subire un’impennata sono state, invece, le altre spese per i servizi, cresciute di 500mila euro, di cui 300mila spesi solo a dicembre. Una cifra importante lo scorso anno è stata spesa per il capitolo vie di comunicazione ed infrastrutture connesse.

Un crollo hanno avuto, invece, i servizi ausiliari e le spese di pulizia, così come le spese postali (dimezzate) e i soldi destinati alle piante o per l’organizzazione di manifestazioni e convegni (a dicembre usciti appena 400 euro). è bene ricordare, ovviamente, che queste cifre si riferiscono solo parzialmente all’amministrazione Nizzi e che per la maggior parte sono attribuibili all’eredità di Giovannelli.

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