Stalking e calunnie alla ex compagna, condannato un imprenditore di Olbia

violenza domestica

Un imprenditore di Olbia condannato.

Persecuzioni continue per non essersi rassegnato alla fine della relazione fatta di violenze, che aveva portato lei a troncare quella storia. Per questo motivo, un imprenditore di Olbia è stato condannato a 1 anno e 4 mesi di reclusione.

I reati contestati sono quello di stalking, diffamazione e calunnia, pena convalidata dal gup di Tempio, con rito abbreviato, mentre il pm aveva chiesto 2 anni e mezzo. Il 50enne era finito a processo con l’accusa di atti persecutori, calunnia, diffamazione, lesioni personali e minacce contro la sua ex compagna, “colpevole“ solo di aver interrotto un rapporto violento con il carnefice.

Dopo la fine della storia, infatti, l’uomo aveva cominciato a infierire contro la donna diffondendo le sue foto intime alla sua famiglia e di averla colpita con un pugno al volto in un’altro episodio. L’imputato è finito nei guai anche per calunnia, per aver incolpato il figlio di lei per l’incendio della sua automobile, ma le telecamere di videosorveglianza hanno raccontato tutta un’altra storia. Il colpevole della distruzione dell’auto della vittima era lui, grazie agli accertamenti della polizia giudiziaria.

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