Vivere e lavorare negli Emirati Arabi Uniti: lo stipendio medio a Dubai

Mentre in Italia la crisi si fa sempre più presente, gli Emirati Arabi Uniti ci mostrano un’economia florida e in costante crescita: in che modo queste contrapposte situazioni si riversano sugli stipendi dei privati?

Numerosi studi rivelano che il mercato delle retribuzioni sta subendo i peggiori effetti nefasti della recessione economica, gravando totalmente sulle già depauperate tasche delle famiglie italiane.

I rapporti pubblicati di anno in anno mostrano che vi è una notevole differenza in base al ruolo ricoperto e al livello contrattuale dei diversi impiegati che vedono stime differenti tra loro ma, col passare del tempo, pur sempre, al ribasso.

Spostando lo sguardo sull’Europa, secondo i dati dell’OCSE (l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) nel suo Taxing Wages dedicato al cuneo fiscale, l’Italia registra un tasso di stipendio medio interno più basso addirittura dell’anno 1990, posizionandosi al decimo posto tra le nazioni europee con un salario medio di appena 30 mila euro: in 30 anni le retribuzioni sono calate del 2,9%.

Stipendio medio: Emirati Arabi Uniti

A fronte di questi numeri vi sono realtà che sono riuscite da subito a proteggere la propria economia e, con essa, anche le finanze dei privati cittadini. È il caso per esempio degli Emirati Arabi Uniti, Paesi celebri per la loro spiccata capacità economica: lo stipendio medio nei Paesi del Golfo Persico, infatti, è di circa 900 euro più alto rispetto a quello italiano.

Lo sviluppo economico degli UAE è correlato ai fondamentali interventi che le autorità emiratine svolgono continuamente favorendo, così, il fiorire delle finanze interne.

Inoltre, il terreno fertile rappresentato da questi Paesi permette quotidianamente di incrementare le risorse grazie ai numerosissimi investimenti che i migliori imprenditori internazionali effettuano negli UAE.

Stipendio medio: Dubai

In particolare, il territorio più ambito per gli investimenti è sicuramente Dubai. La sua economia vive di due capisaldi fondamentali: il commercio e il turismo.

Tuttavia, ormai da diversi anni, l’emirato è divenuto il Paese con maggior attrattiva per numerosissimi italiani, e non solo, che decidono di trasferire in quest’area il proprio business.

Il motivo è molto semplice. Gli imprenditori più avveduti hanno individuato questo Paese come quello più interessante dal punto di vista economico perché offre una serie di vantaggi fiscali notevoli: basti pensare che nelle note Free Zone di Dubai la tassazione è azzerata.

Lo stipendio medio è decisamente più alto a Dubai e la qualità di vita è tra le più alte al mondo: ad esempio nell’emirato la criminalità è completamente inesistente. Un Paese sicuro e potente che offre numerose opportunità di lavoro.

Per sapere come muoversi, però, è fondamentale affidarsi a figure serie che conoscono il mercato e le procedure corrette.

Punto di riferimento per chi vuole trasferire la propria professionalità o aprire la propria società a Dubai è Daniele Pescara, CEO di Falcon Advice. Da oltre un decennio, Daniele Pescara accoglie la sua clientela attraverso il suo studio di Dubai, da cui attivamente apre le attività e domicilia le aziende dei suoi clienti. Oltretutto, è un consulente accreditato presso le principali Free Zone e collabora con i più importanti Istituti di Credito Emiratini per l’apertura dei conti correnti societari dei suoi clienti.

Con Daniele Pescara avrai un unico referente per tutti i tuoi servizi finanziari e burocratici, e sarai seguito spalla a spalla da un team di professionisti lungo tutto il percorso.

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