La vittoria di Todde, candidata del campo largo.
“Ringrazio tutti. Siete stati 16 ore ad attendere il testa a testa che è stato lungo e faticoso. Sono orgogliosa di essere la prima donna presidente della regione. Dopo 75 anni siamo riusciti a rompere questo tetto di cristallo”. È emozionata Alessandra Todde, poche ore dopo aver iniziato a metabolizzare il risultato ottenuto alle elezioni regionali, che l’ha incoronata prima governatrice della Sardegna. “Ringrazio anche tutte le donne della mia squadra per il ruolo che hanno avuto e per il compito che hanno svolto”, ci ha tenuto a puntualizzare, aprendo subito l’agenda di governo.
“Oggi si deve iniziare a lavorare per la Sardegna rendere pratico il nostro programma elettorale, partire dalla sanità, dall’assalto eolico e dai giovani che emigrano: vorremmo un’isola moderna pulita, meta per chi vuole vivere in un contesto del terzo millennio. Su questo ci impegneremo perché l’isola rinasca e cambi faccia – ha affermato – . La mia giunta che si distinguerà per competenze: lo abbiamo promesso ai nostri elettori”. I tempi saranno stretti: “Compatibilmente coi tempi per la proclamazione, inizieremo a lavorare immediatamente. Servono persone competenti”.
La giunta delle competenze.
L’esperimento politico del campo largo.
E riguardo all’esperimento politico di cui la Sardegna è stata protagonista, ovvero l’alleanza tra Pd e M5S ha replicato: “La Sardegna non è un laboratorio perché i sardi non sono delle cavie, ma sono molto contenta che questo progetto di unione possa avere trovato in Sardegna un progetto solido per dimostrare che la nostra alleanza può funzionare”.