Omicidio via Petta, spunta un altro terribile video che ritrae Toni bruciare

Toni CozzolinoToni Cozzolino, la vittima dell'omicidio di Via Petta

Il terribile video dell’aggressione a Toni Cozzolino a Olbia.

Spunta un secondo video che ritrae l’aggressione terribile di Toni Cozzolino a Olbia. Oggi si è tenuto il processo per omicidio in Corte d’assise di Sassari che coinvolge Davide Iannelli, un 48enne di origini napoletane accusato di aver bruciato vivo il suo vicino di casa.

Cozzolino è morto nell’ospedale di Sassari dopo dieci giorni di agonia a causa delle gravi ustioni riportate. Sono le telecamere di videosorveglianza installate da un condomino di nome Stefano Gobbi ad aver registrato l’aggressione. L’uomo ha testimoniato in aula rivelando l’esistenza del filmato, che finora non era stato depositato agli atti.

L’avvocato Giampaolo Murrighile, insieme al collega Antonio Fois, rappresenta i familiari della vittima come parti civili e ha presentato il video. La Corte lo ha acquisito dalla Corte e proiettato in aula. Nel filmato si vede Iannelli arrivare con la sua auto, fermarsi in mezzo alla strada, scendere dall’auto lasciando lo sportello aperto e dirigendosi verso il marciapiede dove stava passando Cozzolino. Dopodiché, Iannelli scompare dall’inquadratura. Dopo pochi secondi l’imputato riappare nelle immagini: corre attorno alla sua auto, getta un oggetto per terra, rimonta sulla vettura e scappa velocemente in retromarcia.

Per il pm Daniele Rosa e gli avvocati rappresentanti delle parti civili, il filmato è una prova schiacciante che conferma come si siano svolti i fatti, in linea con quanto dimostrato in un precedente video già agli atti, anch’esso registrato dalle telecamere di Stefano Gobbi. La mattina dell’11 marzo 2022, Iannelli arriva in via Petta con la sua auto, scende, si avvicina a Cozzolino, lo spinge facendolo cadere a terra, gli versa addosso un liquido infiammabile e gli dà fuoco con un accendino, poi scappa.

L’autopsia di Cozzolino.

Secondo il medico legale Salvatore Lorenzoni, che ha svolto l’autopsia, Cozzolino ha riportato ustioni di 2° e 3° grado sul 42% del corpo. È stato ricoverato prima a Olbia e successivamente a Sassari, dove è morto il 20 marzo 2022. “Le ustioni così estese e così profonde, con interessamento delle prime vie respiratorie, rappresentano l’unica causa del decesso”, ha concluso il medico. Il processo continuerà il 7 novembre con l’audizione dei testimoni citati dalle parti civili.

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