Caso AirItaly, interviene il sindaco di Olbia Nizzi: “La compagnia faccia un altro sforzo”. E spunta l’ipotesi del telelavoro

Il sindaco Nizzi sui trasferimenti di AirItaly.

Diretto senza essere telegrafico. Il sindaco di Olbia Settimo Nizzi torna sulla vicenda del trasferimento dei 51 dipendenti di AirItaly nello scalo di Malpensa, che ha rischiato di provocare, le scorse settimane, un incidente istituzionale senza precedenti. Con la compagnia aerea invitata dalla Regione a riferire sull’ipotesi della delocalizzazione del lavoro e la stessa che aveva risposto soltanto al fotofinish alla convocazione. Un incontro che, comunque, aveva lasciato insoddisfatti il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore sardo ai Trasporti, l’olbiese Carlo Careddu.

E che ora dovrebbe finire entro l’estate sul tavolo ministeriale, per verificare il rispetto degli accordi presi al momento dell’acquisto delle quote dell’ex Meridiana. Adesso il sindaco di Olbia prova a tornare sulla delicata questione, con un messaggio che ha tutta la forma di un desiderata. “Siamo consapevoli dell’importante contributo che Qatar Airways ha apportato per evitare il fallimento di una delle aziende più rappresentative del territorio e non possiamo che essere grati per questa opportunità, che si è tradotta nel nuovo brand Air Italy”, questo l’inizio del messaggio condito di una buona dose di captatio benevolentia.

Ma il primo cittadino aggiunge subito dopo: “In quest’ottica stiamo chiedendo, attraverso gli organi regionali competenti, un altro sforzo logistico della compagnia, che si tradurrebbe in un enorme apporto per la nostra comunità: evitare il trasferimento di 51 dipendenti. Si tratta di numeri molto importanti per un territorio come il nostro”.

L’ipotesi più accreditata è quella del telelavoro. “Ritengo inoltre che le tecnologie esistenti permetterebbero di operare da diverse location senza inficiare la qualità del lavoro”, dice Nizzi. Poi, la chiosa: “Spero che le parti raccolgano questo invito a dialogare per trovare la soluzione migliore quanto prima. Io sto facendo quanto è in mio potere per supportare qualsiasi forma di conciliazione. E mai smetterò di lavorare per la tutela dell’azienda e dei dipendenti. Un piccolo ulteriore sforzo da parte di Air Italy e tutto il territorio sarà per sempre grato”.

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