Ultime ore per i regali di Natale, a Olbia si punta al risparmio e sui negozi fisici

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La corsa al Natale a Olbia.

L’inflazione ha cambiato lo scenario del Natale, con una tendenza a fare meno acquisti e meno costosi, e la corsa alle compere dell’ultimo minuto per Natale ha decretato il ritorno al negozio fisico. E’ ciò che emerge dall’ultima indagine di Confcommercio in collaborazione con Format Research, con i dati sugli ultimi acquisti natalizi.

Secondo il rapporto, tre italiani su quattro faranno i regali di Natale. I regali più diffusi si confermano i prodotti enogastronomici (70%), seguiti da giocattoli (49%), libri ed ebook (48%), abbigliamento (47%), prodotti per la cura della persona (41%). A causa dell’aumento dei prezzi, però, un consumatore su 3 non ha superato i 100 euro di spesa complessiva per i regali. Si assiste, tuttavia, per la prima volta dal 2009, alla preferenza per il negozio di vicinato (dal 42,5% al 45%).

Torna il negozio del vicinato a Olbia.

L’ultima tendenza ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai commercianti di Olbia: anche nella città gallurese si conferma il dato sulla preferenza per il negozio del vicinato. Questo anche grazie al fatto che in tanti, visti i disagi nei trasporti, stanno evitando di affidarsi ai negozi virtuali per gli acquisti dell’ultimo momento. “Da una prima percezione tramite diversi incontri con operatori – dice Nino Seu, direttore di Confcommercio Olbia -, anche se non c’è stata la ressa fuori dai negozi nei giorni scorsi, c’è comunque una visione positiva. Quindi il dato che sta tornando il negozio fisico e che tanti stanno ricorrendo agli acquisti all’ultimo minuto è in linea con quello nazionale”.

Tanti acquisti, ma malumori tra i commercianti.

Tuttavia, i commercianti di Olbia continuano a risentire della crisi economica, del caro energia e degli ultimi eventi che hanno causato qualche malumore. Uno di questi per via delle sanzioni della guardia di finanza ai commercianti cittadini. “Diciamo che sotto Natale si auspicava un po’ più di elasticità – aggiunge Seu -, anche perché non è un periodo facile per gli esercenti, che con gli acquisti delle Feste stavano cominciando a ripartire. Multe così alte in questi giorni hanno fatto rinunciare all’incasso giornaliero”.

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