La carriera da avvocato può attendere, Valerio Scanu torna sul palco

Il cantante de La Maddalena ha appena partecipato a ‘Una voce per San Marino’

Valerio Scanu è tornato a cantare. Di sabato scorso l’esibizione dell’artista de La Maddalena sul palco di “Una voce per San Marino”, gara che serviva a eleggere il rappresentante del microstato al prossimo Eurovision Song Contest programmato a Torino per il prossimo maggio.

Niente da fare però per il cantante sardo arrivato, è lui stesso a dirlo durante il talk show ‘Oggi è un altro giorno, “ultimo o penultimo”, preceduto tra gli altri dal vincitore Achille Lauro con ‘Stripper’, Spagna e Francesco Monte.  Il brano presentato, “Io credo” scritto da Giuseppe Anastasi, non ha però lasciati indifferenti gli ascoltatori, soprattutto per il testo che conteneva versi come “E faccio il segno della croce in una sinagoga” o “Credo che Dio non si interessi della forma…ma noi uomini stupidi ci interessiamo della forma, delle forme, della firma”.

Il taglio mistico della performance era sottolineato dal look di Scanu, in particolare dal combinato disposto di barba e capelli, con un richiamo probabilmente involontario, secondo alcuni, alla classica rappresentazione di Gesù. D’altra parte che non si trattasse di una canzonetta l’aveva annunciato lo stesso maddalenino nella presentazione dell’opera: “Abbiamo più che mai bisogno di contenuti in questo mondo senza bussola”. E a leggere i commenti al video pubblicato su youtube sono diversi coloro che hanno ricevuto il messaggio. “Un capolavoro!”, ha scritto uno, “Bravo! Non se ne poteva più delle lagne spaccatimpani”. Nella mole di pareri positivi si sono insinuati, è inevitabile, i critici e gli ipercritici che hanno molto insistito, in negativo, sulla componente spirituale: “Pensavi di candidarti – riassume uno – per l’Eurovision o per Città del Vaticano?” Ma un fan mette subito le mani avanti: “Il contenuto non è semplice ma se in tanti non comprendono è un problema loro”.

Valerio peraltro ha avuto modo di chiarire il senso della sua esibizione, arrangiamento minimal e voce in primo piano, sempre in tv: “Io ho portato me stesso, non mi sono adeguato allo stereotipo dell’Eurovision”. Il riferimento è agli altri concorrenti che sul palcoscenico si circondavano di “musicisti che facevano finta di suonare” o che “avevano performance sovrastrutturate”. Punzecchiature che non fanno passare in secondo piano “Io credo” e allontanano le definizioni velenose da parte della rivista Rolling Stone di “Una voce per San Marino” come di un “Sanremino”. La buona notizia per i suoi aficionados è il ritorno al canto dopo la recente scoperta che Scanu sta per laurearsi in giurisprudenza. Insomma, le aule di giustizia possono attendere, il cantante sardo non ha intenzione di lasciare le luci della ribalta.

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