Il dramma degli stagionali della Gallura senza lavoro e sussidio durante questa crisi

Il bonus dei lavoratori stagionali.

Il bonus dei lavoratori stagionali rischia di mettere in ginocchio la Gallura. Sembra un paradosso, ma è così. Colpa della decisione presa prima dalla Regione e poi dal governo di riconoscere lo status di lavoratore stagionale solo a coloro che sono stati impiegati nel settore turistico, negli stabilimenti termali e in agricoltura.

Ma in un territorio come la Gallura di contratti stagionali vivono in migliaia anche nel settore dei trasporti (trasporto aeroportuale e portuale, Geasar e Sinergest ad esempio), nel settore della vigilanza privata (Consorzio Costa Smeralda, Consorzio di Porto Rotondo, Coopservice, ad esempio), nel settore della GDO (Conad, Margherita distribuzione ex Auchan, oltre che tutta un’altra serie di aziende più piccole che però nel periodo estivo vedono intensificati i loro flussi), nel settore delle manutenzione del verde (Green Italy Coast, ad esempio), nel settore delle lavanderie industriali (Sebon ex Clea, ad esempio), nella cantieristica navale (Sno, ad esempio), nel distretto del sughero, nelle multiservizi partecipate dai Comuni costieri, nel settore degli autonoleggi.

Una situazione allarmante che rischia di gettare sale sulle ferite di questa crisi. A farne le spese sono per la maggior parte i lavoratori di Olbia. Prendendo come periodo di riferimento 24 febbraio e 10 aprile del 2019, in confronto allo stesso periodo del 2020, si registra un calo di 3767 lavoratori avviati, che in termini percentuali rappresenta un meno 61% di assunzioni nello stesso periodo. E non potrà lenire questa situazione nemmeno l’allargamento del bonus di 800 euro previsto dalla Regione a questa platea di lavoratori. 

“L’indennità di 800 euro per i mesi di marzo e aprile ai nuclei familiari che si trovano in condizioni di difficoltà economica a causa del Covid è una misura che ha finalità diverse da tutte le altre misure di cui abbiamo parlato sopra – spiegano Luisa Di Lorenzo e Danilo Deiana della Cgil Gallura -. La prima è una misura di sostegno economico al nucleo familiare, le altre un indennizzo per riconoscere un danno oggettivo a tutti coloro che avrebbero iniziato a lavorare durante la stagione turistica ma che invece allo stato attuale sono privi di occupazione”. 

I rappresentati sindacali aggiungono: “Pensiamo che sia un grave errore accostare le misure ritenendole l’una alternativa all’altra o addirittura l’una in sostituzione dell’altra. Qualora non venissimo ascoltati intraprenderemo ogni iniziativa volta alla salvaguardia e alla tutela alla enorme platea degli esclusi”.

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