Il presidente di Federalberghi Manca fa il bilancio della stagione estiva: “Ci sono le basi per lavorare tutto l’anno”

Arzachena ha superato Alghero quest’anno.

Secondo una prima stima della Geasar, la società che gestisce l’aeroporto Costa Smeralda il bilancio della stagione 2017 si chiuderà con un +7%. Il vero exploit di quest’anno arriva dai numeri dei turisti stranieri che, sempre secondo le proiezioni della Geasar, rappresentano il 49% del traffico dell’aeroporto di Olbia. Un dato in continua crescita grazie alla politica portata avanti dal Costa Smeralda e alle compagnie aeree come Easy Jet, Air Berlin e Vueling che hanno deciso di investire nel prodotto Sardegna con destinazione Olbia.

“Siamo assolutamente soddisfatti – commenta Paolo Manca presidente regionale di Federalberghi -. In Gallura stanno aumentando gli stranieri. Arzachena che supera Alghero come numero di presenze, arriva ad ospitare un milione e duecentomila turisti, il 65% dei quali arriva dall’estero”.

La novità di quest’anno è che inglesi e tedeschi che solitamente scelgono i mesi di bassa stagione, quest’anno sono stati numerosi anche a luglio e agosto. “Il dato positivo da cogliere – spiega Manca – è che i turisti tedeschi arrivano costantemente durante tutta la stagione, ovvero da marzo ad ottobre. è un turismo “flat”, proprio ciò di cui ha bisogno la Sardegna per evitare il fenomeno dell’invasione delle spiagge concentrata in una sola settimana”. Un altro punto a favore dei turisti che arrivano dai paesi del nord Europa e soprattutto dalla Germania è che questi popoli hanno una passione e un rispetto per l’ambiente che li porta a scegliere mete diverse da quelle balneari.

Amano anche il mare, ma della Gallura e della Sardegna in generale, vogliono scoprire anche l’interno, le colline, le campagne. “La Gallura – spiega ancora il presidente di Federalberghi – può vantare questa importante presenza di stranieri, grazie alla disponibilità di voli che collegano il nord Europa con lo scalo di Olbia. Occorre continuare in questa direzione perfezionando la strategia attraverso la creazione del “prodotto”.

Ciò che ancora non siamo riusciti a fare – conclude Manca – è una serie di attività che coinvolgano il turista una volta arrivato in Sardegna. E le cose da fare sarebbero davvero tante in tutti i mesi dell’anno, dai percorsi ciclabili alle vie che portano alla scoperta del grande e pregiato patrimonio enogastronomico”.

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