Strategie di trading: dai siti per investire agli asset da monitorare, tutto l’indispensabile

Il trading online in Italia è arrivato nel 1999, anno in cui la Consob con il suo nuovo regolamento di attuazione del Testo Unico dei mercati finanziari ha introdotto la sua prima regolamentazione. Dopo il primo boom iniziale, con (purtroppo) tanta cattiva informazione e troppe generalizzazioni, l’argomento sembrava aver trovato un suo silenzioso equilibrio. Negli ultimi tre anni però c’è stato un ritorno di fiamma importante tra gli italiani e gli investimenti online.

Difficile dare dei numeri precisi, ma nel 2019 si stimavano circa tre milioni di trader capaci di gestire in autonomia il proprio account; il numero sarebbe cresciuto di almeno il 40% nel corso del 2020 e di un ulteriore 25% nel 2021. Oggi il numero dei trader in Italia supera quindi i sei milioni: ovviamente non tutti sono destinati a diventare ricchi con questa attività, ma con il giusto approccio e le giuste strategie di trading è possibile togliersi delle buone soddisfazioni.

Cosa serve per investire oggi?

Nel corso di questi venti e passa anni molte cose sono cambiate: l’accesso ai mercati finanziari è diventato ancora più semplice, grazie anche al miglioramento delle reti di connessione e dei dispositivi ed allo sviluppo di piattaforme di negoziazione sempre più stabili e performanti. E poi vanno sottolineati gli importanti passi in avanti che sono stati fatti anche a livello di formazione e di comunicazione: in media l’alfabetizzazione finanziaria in Italia è ancora troppo bassa, ma le persone interessate oggi hanno i mezzi e le risorse giuste per ottenere tutte le informazioni che gli servono.

Un ruolo importante viene assunto dai siti di trading online, strumenti indispensabili sia per la formazione e l’aggiornamento che per l’accesso pratico alle piattaforme. Per iniziare ad investire servono davvero poche cose. I “ferri del mestiere” alla fine si limitano ad un computer connesso ad internet, ma oggi può bastare anche uno smartphone, dispositivo di cui ormai nessuno può fare a meno. Però serve anche altro: innanzi tutto serve un’adeguata preparazione, poi serve una piattaforma ed infine è necessario adottare una strategia di trading.

Come scegliere il sito e la piattaforma migliore per fare trading online

Per quanto riguarda la formazione non è più necessario frequentare delle particolari scuole o pagare parecchi soldi per un buon corso: in rete si possono trovare risorse didattiche di ottima qualità. Alcune di queste risorse sono messe a disposizione proprio dai broker, che hanno tutto l’interesse del mondo ad avere degli utenti preparati e quindi destinati a rimanere a lungo sulle loro piattaforme. E a proposito dei broker, un momento fondamentale per la carriera di un trader è rappresentato proprio dalla scelta del suo intermediario di riferimento.

Se, come detto, il numero dei trader è cresciuto notevolmente negli ultimi anni, lo stesso si può dire dei siti per investire messi a disposizione dai broker. Con tante alternative sul mercato, la scelta può essere difficile, ma anche molto importante. I fattori decisivi da considerare in questa decisione sono le regolamentazioni e le autorizzazioni ricevute, i costi e le commissioni, la qualità della piattaforma e degli strumenti, la facilità di utilizzo, la presenza di risorse per la formazione, l’affidabilità del servizio clienti, la possibilità di accedere alla piattaforma anche da mobile.

Broker e strategie di trading

Il sito tradingtop.it li ha messi a confronto considerando più di cento variabili: la sua indagine ha permesso di individuare le migliori opzioni per le varie esigenze. Quella di eToro è stata indicata come la miglior piattaforma di trading in assoluto; si tratta anche della prima ad aver lanciato un apposito portafoglio per investire nel metaverso. C’è poi Libertex che si è affermato come il milgior broker con i CFD; Capital.com offre il miglior corso gratuito ai suoi iscritti; Freedomm Finance spicca come miglior intermediario per gli investimenti online sulle IPO nel mercato azionario.

Ovviamente influiscono sulla scelta del broker anche il mercato e gli asset su cui si desidera puntare. Una volta aperto l’account si può iniziare ad investire, ma prima è il caso di definire la propria strategia di trading, ovvero quell’insieme di regole da seguire nel momento in cui sui mercati si presentano determinati condizioni. Per stabilire una strategia è necessario conoscere i propri obiettivi e l’orizzonte temporale su cui si intende operare, poi bisogna fissare le condizioni di ingresso e di uscita (importantissimi lo stop loss ed il take profit) e stabilire i parametri di gestione del rischio.

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