“Ripartiamo dal turismo”. Valentina Secchi con la lista Liberi di Navone si presenta

Chi è la candidata consigliera Valentina Secchi.

Quarantadue anni, consulente alberghiera, che porta con sé un’esperienza ventennale nel settore turistico-ricettivo e la sua candidatura come consigliera nella Grande Coalizione di Augusto Navone sindaco per le elezioni comunali di Olbia. E’ Valentina Secchi della lista civica Liberi.

“Ho scelto di schierarmi con il candidato Navone perché ritengo che parliamo la stessa lingua – dichiara -, siamo sempre pronti ad ascoltare gli altri e abbiamo la stessa visione sul futuro di Olbia. In questi giorni ho presentato alcune idee su come sarà il futuro di Olbia dal punto di vista turistico. Una città che ha bisogno di programmazione, ma si è sempre basata sull’improvvisazione senza un chiaro obiettivo di promozione territoriale. Spesso si dice che il nostro territorio ha una vocazione turistica, ma non c’è stata nessuna volontà di programmazione o confronto con chi ha le competenze per poter creare una destinazione”.

Le esperienze lavorative e di vita su territorio internazionale e nel nord Italia sono state fondamentali per la formazione professionale e linguistica della candidata Secchi, che parla fluentemente l’inglese, il francese e il tedesco. “Lavorando fuori mi sono resa conto dell’impegno delle realtà per promuovere il territorio – afferma la candidata consigliera -, e di ciò che manca a Olbia per essere veramente una città turistica, avere un’identità e una programmazione in largo anticipo da parte della politica locale”.

Una necessità di dialogo istituzionale è ciò che manca a Olbia, secondo Secchi. “Per poter lavorare su un progetto di promozione bisognerebbe convocare dei tavoli con associazioni di categoria, rappresentanti dell’autorità portuale, dell’aeroporto e di tutti i rappresentanti di categoria del settore turistico – prosegue Secchi -, per poter ragionare su quale direzione si vuole andare. E’ inoltre fondamentale che il nostro comune non si limiti a promuovere soltanto un turismo balneare di soli tre mesi. Bisogna creare una destinazione costante, perché la nostra città ha delle bellezze che vanno oltre il mare. Sul turismo si basano anche tanti posti di lavoro e ciò dà una maggiore potenzialità di crescita economica. Ne abbiamo bisogno perché le ricadute negative sull’occupazione sono state evidenziate anche da questa crisi pandemica”.

La Olbia secondo la candidata Secchi nei prossimi cinque anni. “Se portassi avanti le mie idee la città avrebbe un’identità turistica e un prodotto – spiega -. Si valorizzerebbero tutte le potenzialità che offre. Pensiamo al turismo enogastronomico, i siti archeologici, gli eventi. Non soltanto quelli musicali, ma anche quelli che puntano alle tradizioni e che attirano il turista. Il visitatore cerca anche un turismo di esperienze, che va dalla cultura, alla cucina, al trekking e le tradizioni. Questo può portare a non offrire solamente un turismo stagionale. Mi rifaccio all’esempio di promozione della regione del Trentino Alto Adige, dove è riuscita a creare anche un prodotto estivo, eppure noi abbiamo da offrire altrettanto per poter andare oltre i soliti tre mesi. Credo sia un problema culturale che dobbiamo superare. E’ importante anche il dialogo con gli altri paesi della Gallura e con la Regione. Negli ultimi anni c’è stato un grande lavoro, ma purtroppo ha visto in campo solo iniziative da parte dei privati. Pensiamo ai commercianti, all’aeroporto di Olbia ad esempio”.

Puntare anche sulla formazione dei lavoratori del settore per migliorare le competenze. “Purtroppo pecchiamo anche da questo punto di vista – dice -. Spesso ci sono dei problemi ad approcciarsi al turista, come le barriere linguistiche. Si dovrebbe puntare a una maggiore attenzione nel formare futuri lavoratori del settore, con corsi finanziati dall’amministrazione oltre che nelle scuole e nell’università”.

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