Strasburgo condanna l’Italia per la confisca di un ecomostro a Golfo Aranci

ecomostro Golfo AranciFrazione di Terrata

l’Italia dovrà risarcire le aziende per la confisca dell’ecomostro a Golfo Aranci.

La Corte europea dei diritti umani ha stabilito che l’Italia deve pagare un indennizzo di quasi un milione di euro a tre aziende e un individuo per i terreni che le autorità hanno confiscato per proteggere l’ambiente e le bellezze naturali del paese. I terreni in questione si trovano a anche a Golfo Aranci e in altre località italiane.

L’ecomostro a Terrata.

La sentenza si basa sulla condanna precedente dell’Italia nel 2009 per la confisca dell’eco-mostro adiacente a Punta Perotti, a Bari. L’indennizzo di 970 mila euro è stato assegnato in quanto la Corte ha ritenuto che la confisca fosse sproporzionata e ha violato il diritto alla proprietà delle imprese coinvolte, che non erano state mai coinvolte in processi per abusivismo. I processi contro il proprietario dei terreni, Filippo Gironda, sono terminati con la prescrizione. La condanna della Corte europea dei diritti dell’uomo riguarda anche un “ecomostro” che si trova a Terrata, frazione di Golfo Aranci.

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