Nuova udienza del processo Ciro Grillo, in aula un perito informatico

Ciro Grillo

Nel processo a Ciro Grillo analizzati i messaggi nei telefoni.

Questa mattina a Tempio Pausania è ripreso il processo a porte chiuse a Ciro Grillo e tre suoi amici, tutti accusati per il presunto stupo di gruppo denunciato nell’estate del 2019 da una studentessa italo-norvegese.

Il perito informatico forense, Mario Calonzi, nominato dagli avvocati di parte civile che rappresentano la presunta vittima, Giulia Bongiorno e Dario Romano, ha testimoniato davanti al collegio giudicante presieduto da Marco Contu. Calonzi ha presentato le trascrizioni dei messaggi estrapolati dai telefoni sia della studentessa che degli imputati, relativi alle ore e alle giornate successive alla notte in cui sarebbero avvenute le violenze, tra il 16 e il 17 luglio 2019 nella villetta della famiglia Grillo a Porto Cervo.
Il Tribunale deciderà oggi quali messaggi includere negli atti del processo, dopo aver esaminato il fitto scambio di messaggi scritti e vocali.

La difesa ha individuato uno scambio di battute in cui la ragazza italo-norvegese parla con le amiche e commenta la serata del 17 luglio trascorsa con il gruppo di genovesi, prima al Billionaire, a Porto Cervo, poi nella villetta a Cala di Volpe. Nell’udienza precedente, svoltasi l’8 marzo, è stata ascoltata la migliore amica norvegese della studentessa, assistita da una traduttrice. La ragazza ha risposto alle domande del procuratore Gregorio Capasso e degli avvocati difensori riguardo allo scambio di messaggi del 17 luglio, a poche ore dal presunto stupro. Circa quattro cartelle di trascrizioni, comprendenti chiamate, messaggi scritti e registrazioni vocali, sono state affidate ai periti. La studentessa si sarebbe confidata con l’amica, affermando di non essere riuscita a dire di no e ad opporsi.

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