Come rimanere concentrati alla guida durante i viaggi lunghi

Guidare vuol dire valutare, insegnano la maggior parte degli istruttori di scuola guida. Ma cosa significa, a sua volta, “valutare”?

Il termine si presta a diverse interpretazioni, come si evince da quanto riporta il dizionario italiano Garzanti Linguistica. Abbiamo estrapolato quelle più attinenti per chi si trova al volante:

“1. attribuire un valore economico a qualcosa. […] 2. esaminare a fondo; vagliare. […] 3. tenere in considerazione, stimare. […] 4. tener conto di qualcosa, conteggiare ai fini di un calcolo. […] 5. calcolare nel complesso, approssimativamente.

La maggior parte di questi significati risultano pertinenti rispetto all’atteggiamento che dovrebbero adottare gli automobilisti, in maniera tale da mantenere la concentrazione e garantire la massima sicurezza a se stessi e agli altri.

Qualcosa che parte prima di tutto dalla scelta di un’assicurazione capace di tutelare e mettere nelle condizioni di viaggiare sereni, soprattutto in occasione di viaggi lunghi e fuori dai propri confini abituali. È in tali situazioni, pertanto, che avvengono la maggior parte dei sinistri, stando alle statistiche.

Se fino a non molto tempo fa per la stipula del contratto assicurativo era necessario recarsi di persona presso un’agenzia, oggi è possibile sottoscrivere una polizza RC auto da casa, online o da app: una soluzione che si rivela decisamente più semplice, veloce e in grado di venire incontro alle esigenze del singolo guidatore.

È questo il caso dell’RCA messa in campo da Telepass, azienda leader della mobilità in Italia e in Europa, che oltre a proporre un pagamento in 12 mesi senza costi aggiuntivi offre numerose garanzie accessorie.

Quindi, il primo consiglio che vi proponiamo per essere sereni alla guida durante i viaggi lunghi è quello di avere un’assicurazione di cui fidarsi. Vediamo le altre best practices che si possono adottare.

Fare un check periodico dell’auto

Quando si parte per un viaggio lungo, in occasione di una trasferta di lavoro o di una vacanza, è necessario controllare che la vettura sia in perfette condizioni.

In questo modo si riesce a tutelarsi ulteriormente in situazioni impreviste, ad esempio se ci si trova a fare una frenata improvvisa o una manovra delicata. Ecco i controlli che è bene fare sempre prima di affrontare un chilometraggio importante:

  • monitoraggio degli pneumatici per quanto riguarda la pressione e le parti a contatto con il battistrada. Fondamentale, inoltre, avere la certezza che le gomme siano adatte per affrontare il clima e la stagione;
  • controllo dell’olio e del liquido del radiatore;
  • controllo dei freni;
  • controllo di Android Auto, Apple Carplay e della radio: sono dispositivi molto utili per evitare distrazioni alla guida;
  • monitoraggio di vetri, parabrezza e tergicristalli.

Evitare di guidare di notte se si è dormito poco

Il colpo di sonno è il nemico numero uno per chi è al volante. Qualcosa che occorre prevenire soprattutto quando si è fuori dal proprio contesto abituale e si fanno dei viaggi lunghi.

Le statistiche parlano chiaro: la distrazione alla guida ha come ragioni principali la sonnolenza e la stanchezza, molto più di altre motivazioni quali eccesso di velocità, condizioni metereologiche avverse, stato in cui versa la vettura.

Elenchiamo di seguito alcune situazioni che si rivelano veri e propri campanelli d’allarme, evidenziate anche dall’ACI:

  • se si dorme meno di 5 ore la probabilità di incorrere in un sinistro stradale aumenta di circa 4,5 volte;
  • se si sta svegli per 24 ore consecutive, la possibilità di errore alla guida è analoga o maggiore di chi ha livelli di alcool di circa 1,00 g/l;
  • chi soffre di OSAS (Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno) presenta un rischio stradale superiore dalle 2 alle 7 volte rispetto agli individui in salute e persino a chi abusa di alcool, farmaci, cannabinoidi.

Gli incidenti che avvengono a causa del colpo di sonno sono etichettati come i più gravi in assoluto, a fronte di una maggiore probabilità per quanto riguarda la mortalità. I pericoli aumentano se non si fanno pause regolari alla guida.

I soggetti accreditati “ad alto rischio” sono gli autisti di professione che lavorano al mattino e di notte lungo tratte a lunga percorrenza.

Guidare con saggezza la vettura

Ogni auto è diversa e presenta particolari caratteristiche. Ad esempio, la Fiat Panda, ovvero il modello più venduto in Italia ormai da diversi anni, è più adatta alla città e meno ai contesti extraurbani a lunga percorrenza: meglio evitare di eccedere con la velocità e adottare uno stile prudente.

Se, invece, si ha un’auto sportiva o potente, anche in questo caso preferire un comportamento all’insegna della massima prudenza si rivela necessario: sfruttare tutto il potenziale che presenta il veicolo tende a rivelarsi controproducente.

Fondamentale regolare la temperatura interna, in maniera tale che non sia troppo calda né d’inverno né d’estate. Un abitacolo che risulta eccessivamente caldo tende a incentivare una condizione di sonnolenza.

Se ci si trova da soli, per mantenere alta l’attenzione è bene ascoltare della musica o un podcast, cambiando ogni tanto stazione. Si può inoltre chiamare una persona per avere compagnia, utilizzando dei dispositivi di sicurezza come vivavoce o auricolari.

Attenzione anche ai navigatori, facendo in modo che lo schermo risulti stabile e facile da visualizzare durante la navigazione. Diversamente, tende a diventare un ulteriore elemento di distrazione.

I momenti migliori per mettersi alla guida (e quelli in cui evitare)

Si dovrebbe guidare soltanto quando le condizioni psico-fisiche lo consentono, evitando l’abuso di cibo, alcool e altre sostanze che alterano le proprie facoltà.

Ci sono poi dei momenti in cui è bene evitare di stare al volante. Ciò riguarda in primo luogo le ore notturne, durante le quali aumenta la fatica e si è maggiormente soggetti a una situazione di ipnosi. Stessa cosa per la prima fascia mattutina.

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