Lo scontro delle due navi al largo della Corsica.
La collisione delle due navi al largo del nord della Corsica riporta d’attualità l’esigenza di prendere provvedimenti. L’appello arriva dall’associazione degli Agenti Raccomandatari Marittimi della Sardegna, impegnata da tempo nel campo della sicurezza nei trasporti per mare e nella tutela ambientale delle acque. La stessa assemblea annuale di Federagenti, tenutasi a Porto Cervo lo scorso maggio, ha rilanciato la necessità di tutelare il mare da possibili disastri ambientali, in particolare quelli derivati da incidenti che possano mettere a serio rischio il delicato ecosistema marino delle Bocche di Bonifacio.
“La nostra sensazione è che le istituzioni di competenza stiano sottovalutando i seri pericoli – dice il presidente regionale dell’associazione degli Agenti Gian Carlo Acciaro – di danno ambientale che scaturirebbe da un possibile incidente di una nave in transito nello stretto delle Bocche di Bonifacio”.
La sorte ha voluto che lo scontro deltraghetto con la nave Porta-container sia avvenuto lontano dalle coste sarde. Ma, comunque, sempre in un’ambito di altissimo valore ambientale, sede del Santuario dei cetacei Pelagos. “La preoccupazione della nostra associazione – prosegue Acciaro -, che rafforza quella del sindaco di La Maddalena, deriva dal fatto che il canale che divide la Sardegna dalla Corsica, è solcato da circa 3.500 navi mercantili l’anno e che moltissime di queste non navigano in perfette condizioni di sicurezza”.
Per questo motivo, l’associazione degli Agenti ritiene che si debba, quanto prima, “creare una sorta di “task force” permanente di uomini e mezzi, organizzazione che comprenda i sistemi di pilotaggio il servizio rimorchiatori, i Vigili del fuoco, le Autorità Marittime e quant’altro occorra per evitare anche il più lontano pericolo di rischio ambientale sulle Bocche”.
