Impennata di acquisti di case vacanze a Loiri – Porto San Paolo, lo studio.
Secondo uno studio condotto dall’ufficio studi Tecnocasa, il mercato delle case vacanze, anche in Sardegna, negli ultimi anni, ha vissuto un periodo di forte crescita, in particolare a Loiri – Porto San Paolo. Soprattutto grazie all’interesse di chi ha deciso di assicurarsi un tetto nelle località turistiche. In aumento gli acquirenti stranieri, alla luce dei prezzi più competitivi rispetto ai loro mercati di riferimento. Questo tipo di domanda si è aggiunta a quella di chi ha potuto contare su un budget contenuto. Il risultato è che le “località secondarie” sono state prese letteralmente d’assalto, incrementando il mercato in località che non sono di primario richiamo turistico. Spostando, in questo modo, la geografia della compravendita di immobili sulle fasce costiere.
L’outsider Loiri – Porto San Paolo.
Non solo Costa Smeralda. Tra le località di mare più gettonate in Sardegna – e in tutta Italia -, vi sarebbe Loiri – Porto San Paolo, che approfitta degli aumenti dei prezzi del mattone nella vicina Olbia, per non parlare dei prezzi nella Costa Smeralda. I dati riguardano sia le prime che le seconde case, anche con la finalità di investire in strutture ricettive. Più gettonate le abitazioni di 70-80 mq per realizzare affitti estivi. Infatti, in una stagione, con un piccolo appartamento in Gallura, si possono ricavare anche 12mila euro da un immobile che vale 150mila euro. Porto San Paolo è la località che si presta maggiormente all’acquisto di case vacanze, visto che sorge di fronte alle isole di Tavolara e Molara e offre scenari molto suggestivi La maggioranza delle abitazioni risale agli anni ’70 e ’80. Per soluzioni ristrutturate fronte mare si toccano valori di 6mila-6mila e 500 euro al metro quadro, contro una media di duemila euro al metro quadro. Quotazioni simili si registrano sulle colline panoramiche e più distanti dal mare.
Aumentano gli stranieri.
Tra gli acquirenti di seconde case a Loiri – Porto San Paolo, sarebbero in aumento i tedeschi, ma resistono, e prevalgono ancora gli acquirenti lombardi.
