Alla scoperta del Nuraghe Majori, la perla archeologica di Tempio

Da diversi anni archeologi specializzati e guide si prendono cura del sito.

Nel territorio di Tempio Pausania, adagiato su di una cupola granitica, servita da cava per l’estrazione delle pietre utilizzate per edificare il monumento, circondato da un fitto bosco di querce da sughero, roverelle, variopinta e profumata macchia mediterranea si erge il Nuraghe Majori.

Il nome, non a caso, sta ad indicare la maestosità della costruzione e degli enormi massi, appena sbozzati, abilmente e sapientemente messi in posizione circa 3500 anni fa. È un nuraghe misto, in cui si incontrano le due tipologie costruttive note in Sardegna per l’edificazione dei Nuraghi, a corridoio e a tholos.

Oggi possiamo ammirare il piano terra, con un corridoio centrale e due camere laterali, una delle quali conserva ancora la copertura ed è popolata da una colonia di piccolissimi pipistrelli (Rinolophus hipposideros). Dal corridoio si accede al cortile interno, nel quale è presente una scala, ricavata tra due murature,che conduce al primo piano, dove troviamo la base di un altro ambiente.

Grazie agli interventi di scavo archeologico condotti da Angela Antona (Funzionario della Soprintendenza), il Comune di Tempio ha potuto affidare la gestione dell’area archeologica, puntando sulla qualità dei servizi e senza erogare contributi pubblici alla ditta aggiudicatrice, che si finanzia dai soli introiti dei biglietti.

Da diversi anni, archeologi specializzati e regolari guide turistiche, si prendono cura di tutti gli aspetti legati alla valorizzazione, con presidio del sito, visite guidate in più lingue, laboratori didattici, dimostrando che l’amore, la dedizione, la professionalità e la volontà siano delle perfette forze motrici per raccontare, divulgare e promuovere il ricco patrimonio culturale di cui la Sardegna dispone.

 

 

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