All’aeroporto di Olbia la prima mostra dedicata al mare da salvare

La mostra #salviamoilnostromare.

La Geasar prosegue con le attività di sensibilizzazione a favore della protezione dell’ambiente, allestendo la prima mostra sul tema dal titolo #salviamoilnostromare. Con lo stesso obiettivo di promuovere comportamenti virtuosi a partire dai gesti quotidiani dei singoli ci saranno altri appuntamenti in programma nell’aerostazione.

L’esposizione inaugurata ieri, e visitabile fino al 31 maggio 2019, è firmata da Gabriella Pira, fotografa, artista e amante del mare, che ha realizzato il lavoro fotografico esposto all’Art-Portoilet, lo spazio al piano terra dell’Aeroporto Olbia Costa Smeralda.

Partendo da uno sguardo attento sul mondo marino, dopo sei mesi di ricerca e approfondimento sulle tematiche legate all’inquinamento del mare, l’artista ha indirizzato le sue competenze tecniche nel campo fotografico per lanciare un messaggio all’opinione pubblica sui danni che subiscono in particolare le creature marine.

La mostra #salviamoilnostromare offre una visionaria contrapposizione dei due mondi: uno mitologico, fantastico e perfetto, rappresentato dall’eterea bellezza delle Sirene, ed un altro reale, corrotto, inquinato e avvelenato per mano dell’uomo.

Il lavoro realizzato nell’arco di dodici mesi, si compone di 11 scatti che attirano l’attenzione su una Sirena sofferente nel suo habitat colpito dalla contaminazione e connesso, come formante figurativa, agli 11 più gravi sciagure ambientali, riuscendo ad esprimerne tutta la drammaticità della condizione irreversibile per il Pianeta. Nella loro fragile bellezza e perfezione, ogni Sirena è inserita in un ambiente marino specifico, in contesti che riproducono una rappresentazione delle varie forme di inquinamento e di cui le stesse sono protagoniste e vittime nello stesso tempo.

Ogni scenario non è frutto di postproduzione fotografica ma di una ricostruzione in studio del set, con materiali di scarto prevalentemente plastico, raccolto durante i mesi di studio che hanno anticipato gli scatti, dove l’artista ha dato vita a una catena virtuosa di ricerca che ha coinvolto amici e conoscenti. Altre professionalità hanno contribuito alla realizzazione, oltre alle giovani modelle che hanno impersonato le Sirene, la makeup artist, Ambra Jess Pitzalis, che ha studiato gli accostamenti di colore e le diverse tecniche di trucco, anche originali; l’art creator, Silvia Pulli, che ha lavorato sui materiali trasformandoli in pezzi unici funzionali alla caratterizzazione delle Sirene. E numerosi artigiani, dal sarto all’elettricista, che si sono rivelati preziosi per la loro competenza e abilità manuali.

Il senso del progetto e di questa mostra è molteplice: creare consapevolezza riguardo al problema dell’inquinamento marino, sottolineare l’impegno di tutti quelli che a livello mondiale stanno agendo in prima persona con atti concreti, sensibilizzare e promuovere comportamenti virtuosi che partano dai piccoli gesti della quotidianità.

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