Gli ambulanti di Olbia contro Nizzi: “Andremo al Consiglio di Stato”

Ambulanti di Olbia contro Nizzi.

Gli ambulanti di Olbia sul piede di guerra contro il sindaco Settimo Nizzi. I commercianti dei mercati di San Pantaleo e del centro storico hanno presentato, senza successo, un ricorso al Tar e ora si sono rivolti al Consiglio di Stato, contro la decisione del primo cittadino di applicare la direttiva Bolkestein, con la quale stabiliva la proroga di un anno delle concessioni e poi la loro messa a bando.

Gli ambulanti titolari di posteggio nel mercato del martedi, nell’area del parcheggio FS, e del mercato del giovedì, che si svolge a San Pantaleo, dopo varie interlocuzioni con i dirigenti locali di ANA-UGL  e con i vertici nazionali della associazione, hanno deciso di affidare alla stessa il patrocinio del ricorso avverso la sentenza del Tar della Sardegna del 28 dicembre 2021 e contro la determinazione dirigenziale del Comune, risalente al 31 dicembre 2021.

Una legge non più in vigore, secondo il sindacato degli ambulanti. “Questo è un abuso di potere, si sta andando contro gli operatori del commercio – dichiara Maddalena Battino, segretaria regionale Ana-Ugl – e contro le leggi nazionali perché la legge è stata abolita da diversi anni. Si stanno battendo tutti affinché questa legge non venga applicata. Noi andiamo avanti legalmente affinché avremo vinto questa battaglia”.

Si tratta di due decisioni distinte ma connesse l’una all’altra in quanto con la prima sentenza, il Tar non ha accolto il ricorso contro la determina dirigenziale che stabiliva la proroga di un anno delle concessioni e poi la loro messa a bando, in applicazione della cosiddetta Direttiva Bolkestein; con la seconda gli operatori – tutti titolari ed assegnatari di posteggio – sono stati addirittura privati dei loro posteggi nei mercati cittadini in favore di altri soggetti, i cosiddetti “spuntisti”, che sono privi di assegnazione e di titolo.

“La vicenda degli ambulanti di Olbia è scandalosa – dichiarano i rappresentanti degli ambulanti – per i contenuti delle determine prodotte dal Comune; ed è grave per gli effetti che sta producendo a decine di ambulanti che vedono messa a repentaglio la loro attività, i loro diritti al rinnovo delle concessioni stabiliti per legge ed i loro investimenti in un momento di grande difficoltà conseguente alla pandemia. Meraviglia che una amministrazione guidata da un sindaco che ha persino ricoperto anche cariche istituzionali nel Parlamento stia andando contro proprio ad alcune leggi votate dal Parlamento con il supporto anche del partito a cui aderisce egli stesso”.

Gli ambulanti potrebbero però vincere la loro battaglia. “Sono ben altre le argomentazioni che il legale dell’Ana-Ugl Nazionale Pierluigi Avallane – spiegano -, svilupperà per ribaltare la decisone del Tar della Sardegna che si è lasciato influenzare dalle sentenze del consiglio di Stato emesse su problematiche dei balneari che nulla hanno a che vedere con le decisioni assunte dal Governo per gli ambulanti. Siamo fiduciosi nelle decisioni del Consiglio di Stato per garantire il lavoro ed il diritto al rinnovo delle concessioni degli ambulanti di Olbia come stabilito dalla legge n. 77/2020, dalle linee guida del Ministero dello Sviluppo Economico e recepite dalla Regione”.

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