Il Comune dice sì a cani e gatti nei parchi e negli uffici pubblici

Approvato il regolamento comunale sugli animali.

Adesso anche Olbia ha un regolamento che si occupa della tutela e del benessere degli animali. Il suo scopo è quello di promuovere il rispetto dell’ambiente e di favorire la corretta convivenza degli animali con l’uomo.

Il capitolo più ampio del regolamento è dedicato agli animali d’affezione per cui, da adesso in poi vigeranno delle nuove norme a loro tutela e delle restrizioni che comporteranno l’applicazione di sanzioni amministrative per i proprietari. Ma vediamo insieme i passi principali.

Innanzitutto i detentori degli animali dovranno agire in maniera da garantirne il benessere e la salute. Sarà possibile per gli amici pelosi salire su tutti i mezzi di trasporto pubblico, salvo quelli dove sia espressamente vietato. Per i cani saranno obbligatori museruola e guinzaglio, per i gatti il trasportino. Per quanto riguarda il trasporto nei taxi il conducente potrà, invece, rifiutare il trasporto degli animali solo di grossa taglia.

In caso di smarrimento di un animale il detentore dovrà tempestivamente denunciarne la scomparsa entro 48 ore alla polizia municipale. In caso di rinvenimento di un animale, invece, il cittadino, può provvedere autonomamente alla sua messa in sicurezza.

Sarà assolutamente vietato detenere o utilizzare animali di qualsiasi specie ed età per la pratica dell’accattonaggio, in qualsiasi forma praticata. Questo divieto vale anche per gli artisti di strada. Mentre sarà consentito utilizzare animali per il pubblico divertimento, purchè nel rispetto della normativa vigente.

Tutti i proprietari e i detentori di cani, con l’esclusione degli animali guida per non vedenti, che si trovano su area pubblica, avranno l’obbligo di essere muniti di apposita paletta e sacchetto. In questo caso la sanzione potrà arrivare fino a 150 euro. Ai cani muniti di guinzaglio e museruola, infine, sarà consentito l’accesso a tutte le aree pubbliche o di uso pubblico, compresi i giardini e i parchi e gli uffici pubblici, purchè non vi siano gli appositi cartelli di divieto.

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