Allungare la stagione estiva è un sogno: da fine mese ridotti i voli per arrivare a Olbia

Pochi gli aerei per arrivare a Olbia in bassa stagione.

“La stagione turistica non può concentrarsi solo da giugno a settembre. Possiamo far crescere la domanda, portando visitatori fuori dai canonici mesi estivi, ma il territorio deve essere pronto ad accoglierli”. E ancora: “È volontà di questa amministrazione sviluppare progetti di più ampio respiro e che vengano associati alla destinazione. Progetti che fungano da volano per la crescita di consapevolezza delle potenzialità turistiche e per lo sviluppo di una comunicazione mirata all’incoming, facendo di Olbia una meta turistica non più legata solamente alle bellezze naturalistiche e al clima estivo”. E infine: “Dobbiamo lavorare per allungare la stagione turistica, creando attrazioni che vadano fuori dai canonici mesi estivi”.

Che siano quelle dei sindaci, come nel caso delle parole di Francesco Lai, che guida l’amministrazione comunale di Loiri Porto San Paolo, come nell’ultimo virgolettato qui sopra, o di assessori come Stefania Filigheddu, che ha la delega al Turismo ad Arzachena (la prima dichiarazione) o di Marco Balata, con lo stesso ruolo a Olbia (la seconda dichiarazione riportata) da tutti lo stesso leitmotive: allungare la stagione, incrementare le presenze turistiche fuori dall’estate, far conoscere la nostra realtà in Italia come all’estero.

E vai di tavoli sul turismo, di “cabine di regia”, di consessi e riunioncine, di fiere ed ospitate. Perché “il turismo è una risorsa”, perché “possiamo e dobbiamo crescere”, perché “c’è tanto da fare”. Si, ciao. Mettetevi nei panni di un turista o aspirante tale e provate a cercare un aereo per arrivare a Olbia da fine mese in poi. Magari proprio per quel ponte che il periodo dei Santi (o dei Morti) tradizionalmente regala.

Nulla da Venezia, dove i collegamenti si interrompono esattamente la settimana prima, nulla a Verona, Bologna è a singhiozzo, nel senso che tra andata e ritorno passa così tanto tempo da far tramontare qualsiasi sogno di una breve vacanza, c’è a Milano, sia a Linate che a Malpensa, e a Roma. E qui, però, bisogna entrare nella roulette dei prezzi, con il rischio di venire sbancati per un weekend.

Si dirà, prima creiamo le attrattive e poi pensiamo a come far arrivare qui le persone. Un ragionamento che fila, se non sottendesse il ragionamento maleducato che a) in Sardegna finita l’estate non c’è più niente da fare b) per portare le persone in Sardegna servono i grandi eventi.

Provate a dirlo a Malta, distante solo 700 chilometri da noi, poco più di un viaggio di andata e ritorno per Cagliari, o all’Ente del turismo greco o  croato, che promuovono le loro destinazioni per tutto l’anno, puntando su natura e buona tavola. Certo, serve tempo. E la responsabilità non puó essere scaricata sulle amministrazioni comunali. Ma la paura è che, di dichiarazione in dichiarazione, questo sogno del turismo tutto l’anno resti sempre nel cassetto.

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