Scarsa assistenza per i disabili nelle scuole di Olbia: “Discriminazioni”

disabili Olbia

Discriminazioni contro gli alunni disabili a Olbia.

I consiglieri di minoranza hanno presentato una nuova mozione per gli studenti disabili che a Olbia non ricevono equamente il servizio di assistenza educativa specialistica. Stando alla denuncia dell’opposizione, nel regolamento comunale vengono assistiti solo i ragazzi con disabilità secondo l’articolo 3 comma 3, che il Comune chiama disabili “gravissimi”.

Un termine che ha fatto storcere il naso ai consiglieri di minoranza, per i forti connotati discriminatori e per la mancanza di tale locuzione nell’articolo che tutela categoria di persone. Inoltre, gli studenti tutelati dal comma 1 sono esclusi dal servizio con il rischio di “gravi ripercussioni future sul loro percorso di apprendimento in una città con un’altissima dispersione scolastica”, come ha ricordato il consigliere Gianluca Corda durante la discussione dell’ordine del giorno.

Nel documento i consiglieri hanno chiesto di modificare il regolamento entro 60 giorni, convocando anche le commissioni comunali, per garantire l’assistenza e il diritto di studio a favore di tutti gli studenti disabili. “Da dove viene fuori il termine gravissimo – ha aggiunto il consigliere di opposizione, Gianluca Corda – a me sembra ancora più grave, scusate il gioco di parole, che dentro un regolamento comunale che è qualcosa di serio venga fuori un termine ‘gravissimo’ che la legge 104 mai cita. Questa è una forte discriminazione. Io credo sia urgente modificare togliendo via quella voce. Perfino nel comunicato di pubblico interesse si legge quel termine con ‘handicap gravissimo’”.

La maggioranza ha risposto che non ci sono abbastanza fondi per coprire il servizio e garantire l’assistenza di tutti i ragazzi, affetti anche da disabilità “minori”. “Certo che il problema, tra l’altro è quello tra i più delicati, devo dire che si è tralasciato che c’è una nota che gli interventi vanno fatti nei limiti dei fondi di bilancio – ha spiegato l’assessora ai Servizi Sociali, Simonetta Lai -. Noi spendiamo 600mila euro per 150 bambini, non riusciamo di più. Però abbiamo tutti gli articoli 3, comma 3. Per il momento possiamo dire, che il termine ‘gravissimo‘ viene utilizzato tra gli assistenti e servizio di neuropsichiatria. E questo probabilmente è un termine che ha fatto trascendere a utilizzare un superlativo senza essere delicati e ne prendo la responsabilità. E’ un regolamento che comunque dovremmo togliere, perché il nostro servizio non avrà più in capo l’assistenza scolastica ma andrà in capo a un altro, che già sta operando per coprire le mancanze dei nostri interventi soltanto per gli articoli 3 comma 3. A giugno ci sarà la declinazione dei servizi verso un altro Assessorato”.

L’assessora all’Istruzione, Sabrina Serra, ha ricordato che è in corso un progetto sperimentale con un’equipe multidisciplinare, che supplisce alle carenze di organico nelle scuole di Olbia. “Il servizio è partito prima la pandemia – ha dichiarato – e abbiamo preso in carico 65 bambini e ragazzi, scelti sulla base alle richieste delle scuole e degli insegnanti. Ogni istituto ha un referente sulla disabilità che ha segnalato all’ufficio un elenco di ragazzi che hanno bisogno di supporto. Non è mai stato sospeso nemmeno con la pandemia, con un supporto a distanza e talvolta anche a domicilio. A seguito poi del rientro a scuola, a per lle difficoltà che anche l’assessore Lai hanno dimostrato per i fondi e in linea con linee regionali e ministeriali, stavano proponendo agli enti locali di accedere ai quei finanziamenti di cui parlava, presentando dei progetti in base al fabbisogno delle scuole”.

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