Olbia, la Guardia costiera sequestra oltre 1.400 chili di pesce irregolare

L’operazione  “Confine Illegale”.

Prosegue con sistematicità l’attività di fine anno della Guardia costiera sui controlli sulla filiera della pesca che, nell’ambito di un’operazione complessa a livello nazionale denominata “Confine Illegale”, iniziata a fine novembre e tutt’ora in corso, fortemente voluta dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, senatore Gian Marco Centinaio, si pone l’obiettivo di garantire la conservazione e lo sfruttamento delle risorse ittiche in condizioni di piena sostenibilità economica, sociale ed ambientale.

La campagna concentrata si è svolta nei mesi di novembre e dicembre ed ha visto impegnati gli uomini e donne dell’intera direzione marittima di Olbia che, coordinati dal Direttore marittimo Maurizio Trogu, hanno provveduto ad effettuare capillari controlli a mare, in particolar modo nelle Aree Marine, ed a terra con ispezioni su motopesca, punti di sbarco, esercizi commerciali nonché rivenditori all’ingrosso ed al dettaglio, elevando sanzioni amministrative per un totale ad oggi pari a 43mila euro ponendo inoltre sotto sequestro circa 1.400 chili di prodotto ittico, ivi compreso un esemplare di Tonno Rosso proveniente da pesca sportiva.

Si tratta in larga misura di prodotto privo delle necessarie informazioni obbligatorie in violazione della normativa comunitaria e nazionale in materia di etichettatura, tracciabilità a tutela del consumatore finale. Gli stock di prodotto derivante dal comparto della pesca e dell’acquacoltura devono essere infatti rintracciabili in tutte le varie fasi della produzione, dalla trasformazione alla distribuzione, fino in ultimo alla vendita al dettaglio, in cui si deve assicurare la presenza delle informazioni obbligatorie sulle zone e modalità di cattura e/o raccolta al fine di garantire la corretta tutela del consumatore finale.

Sono state inoltre trasmesse alle competenti Autorità giudiziarie per frode in commercio, cattivo stato di conservazione ed inosservanza sulle norme di sicurezza della navigazione 8 comunicazioni di notizie di reato riscontrate in tutto il territorio della Direzione marittima di Olbia.

Tali risultati rappresentano lo sforzo profuso nell’assolvimento della funzione di controllo del settore della pesca, affidato al Corpo delle Capitanerie di porto dal competente Dicastero delle Politiche Agricole Alimentari e del Turismo, al fine di contrastare con efficacia quelle fattispecie non consentite che comportano un danno agli operatori del settore, sostenendo al contempo il comparto della pesca, a tutela inoltre dei consumatori finali a cui deve essere garantito l’acquisto di prodotti certificati e di qualità.

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