Jova Beach Party, castelli di sabbia, gavettoni e selfie: le emozioni dentro e fuori il concerto di Olbia

Il racconto del concerto di Olbia.

Era una Olbia un po’ particolare quella della tarda serata di ieri, quasi al termine del Jova Beach Party. La via della Capitaneria di porto era diventata un secondo Corso che ospitava la passeggiata di molti. Gli uomini delle forze dell’ordine e della Protezione civile a bloccare le strade e a spiegare pazienti dove andare e dove no.

E poi centinaia di persone appena fuori dall’area del concerto in cerca di una foto per immortalare il ricordo, a cantare e ballare per partecipare al rito collettivo. Dentro, bambini che dormono, come su una spiaggia vera. Coppie che si abbracciano immersi tra le note di una canzone romantica.

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E poi la musica finisce. Chi va via subito e chi si trattiene per un ultimo selfie o per rilassarsi un po’. Rimane un po’ di spazzatura per terra e quella nei sacchi già raccolta dagli addetti nel corso del concerto. Qualche tentativo di castello di sabbia e ancora tanta emozione nell’aria.

E poi, gente che cammina, gente che si accalca alla fermata dell’autobus. Un tavolino espone i vari oggetti proibiti e sequestrati. Qualche gavettone e i più che si affrettano perché li aspetta un lungo viaggio. Intanto, le ruspe iniziano la pulizia dell’arena, mentre per i più energici la musica continua nell’area del Tattoo Show al Museo Archeologico.

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