Il Comune frena sul sogno delle comunità delle energie rinnovabili

La mozione nel Consiglio comunale di Olbia.

La maggioranza boccia la mozione della minoranza sull’istituzione delle comunità energetiche rinnovabili. Un’occasione persa, poiché avrebbe avuto come obbiettivo la riduzione dei costi in bolletta per gli abitanti di Olbia, sopratutto per i più indigenti, e creare comunità energetiche e sistemi di autoconsumo.

La mozione, presentata dal consigliere del M5s Roberto Ferinaio, chiedeva all’amministrazione comunale di impegnarsi nella promozione delle comunità energetiche rinnovabili, sopratutto dopo la crisi generata dal Covid. “Il Comune di Olbia non ha un piano energetico – ha detto il consigliere -, che possa determinare le superfici da utilizzare, ad esempio, per il fotovoltaico e fare un piano per ridurre i costi e ottimizzare l’uso delle risorse o per ridurre il Co2”.

“Un Comune dovrebbe fare una programmazione sul tema, ma c’è anche una questione più importante – ha detto la consigliera di opposizione Patrizia Desole –, l’amministrazione dovrebbe spingere a un cambio di rotta con una visione ecosostenibile della società che non può essere rinviata. In quella mozione c’è questo, poi sta alla politica programmare. Quindi, far parte dei comuni lungimiranti che mirano all’autosufficienza è uno dei progetti più innovativi, per diventare parte del cambiamento sociale coinvolgendo la comunità, secondo i principi della partecipazione sociale nei processi di produzione e utilizzo dell’energia, una realtà che in altri paesi e in Italia e perfino Sardegna è ben diffusa”. La mozione è stata, però, respinta, perché la maggioranza non ha compreso che ruolo dovrebbe avere amministrazione comunale in merito.

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