Olbia si prepara per la quarta edizione del premio enoletterario Vermentino

Iscrizioni fino al 30 giugno.

Il premio enoletterario Vermentino si accinge a dare alle stampe il suo quarto capitolo. Il prossimo 30 giugno scadrà il termine per prendere parte al concorso nazionale che negli ultimi anni si sta ritagliando uno spazio importante nel panorama nazionale dei premi letterari.

Un nuovo capitolo ancor più interessante anche alla luce degli scenari post covid per un Premio dedicato a chi assapora il gusto di scrivere di vino, dai campi alle tavole. Con pagine che ancora una volta saranno scritte della passione di chi ama un mondo che merita di essere raccontato anche alla luce di un panorama che è mutato. Un premio voluto dalla Camera di Commercio di Sassari e dal Comune di Olbia, insieme al Comune di Castelnuovo Magra in Liguria, dedicato al nostro miglior vino bianco, il vermentino, che in Gallura si fregia, vista la qualità che riesce ad esprimere, del marchio docg.

Le opere che vi prenderanno parte, sempre più numerose con il passare degli anni, avranno il gusto non solo del racconto di viti e vitigni, di storie di vita, ma saranno ricche anche di altri significati. Uno su tutti, la ferma volontà di ripartire. Magari proprio dall’edizione dello scorso anno che, ad Olbia, ha visto prendervi parte ben 29 opere edite di 27 case editrici nazionali, vinta da Anna Bertuccio con il suo “Altra Voce”, e nella quale furono coinvolti i giovani studenti di alcuni istituti superiori cittadini.

Non a caso anche in questa occasione i partner dell’iniziativa hanno posto l’accento sull’importanza del racconto capace di descrivere i paesaggi rurali, le specificità dei territori ma soprattutto le anime e la laboriosità di un paese capace di esprimere una grande passione enologica. Come quella del Consorzio del Vermentino di Gallura, alleato con l’enoteca ligure e con i produttori toscani per la promozione di un vitigno e di una filiera che rappresentano molto più di una semplice produzione. Testimoniano la ricerca dell’eccellenza dei nostri territori.