Il Consiglio di Stato fa riaprire il cancello che porta ai parcheggi gratuiti vicino all’aeroporto di Olbia

La vittoria contro la Geasar.

Il cancello che porta ai parcheggi gratuiti dovrà essere riaperto. Il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del Tar, respingendo il ricorso di Geasar, la società che gestisce l’aeroporto di Olbia, ed Enac contro la Ine Immobiliare Nord-Est che aveva chiesto l’apertura dell’ingresso.

A essere chiusa l’area adiacente all’aeroporto Costa Smeralda e quella vicino alle sedi di Inps e Inail, che comprendevano degli stalli liberi usufruiti anche da chi si recava allo scalo di Olbia. Il Tar aveva dato ragione all’azienda, che ha contestato la chiusura dell’area di sosta, da parte di Enac e Geasar su impulso del Comitato di sicurezza aeroportuale. La sentenza del tribunale aveva stabilito che il passaggio pedonale dalla fermata degli autobus non incide sulla sicurezza aeroportuale e che l’azienda aeroportuale ha inciso solo per tutelare un interesse economico.

La chiusura dei parcheggi ha determinato, infatti, il business dei parcheggi a pagamento, incassi a favore della società aeroportuale, che si aggirano fino a milioni di euro. Queste le ragioni, riconosciute dai giudici amministrativi, dietro la chiusura dell’area di sosta gratuita, finora serrata da catenacci e sbarre, che spesso veniva utilizzata dai clienti. Questo aveva alimentato anche i disagi dei clienti dell’Inps e dell’Inail, costretti a percorrere svariati metri dalla fermata dei bus per raggiungere gli uffici e la chiusura di attività come bar e ristoranti che ricadevano all’interno dell’area.

Tutto è nato nel 2016 quando un’ordinanza di Enac, su indicazione di Geasar, aveva stabilito la revoca dell’autorizzazione che nel 1993 aveva consentito l’apertura cancello, che va agli immobili, compresi gli uffici di Inps e Inail, disponendone la chiusura.

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