Torna a Olbia la rassegna letteraria Sul filo del discorso, tra tanti ospiti e novità

Si inzia domani.

Venerdì 22 giugno ore 21, in Piazzetta Dionigi Panedda,  prende il via la rassegna letteraria Sul Filo del Discorso, organizzata dalla biblioteca civica Simpliciana e promossa dall’assessorato alla cultura del Comune di Olbia, ormai giunta alla sesta edizione.

L’edizione 2018 si articola in 14 serate suddivise tra spettacoli, reading letterari, reading concerto, letture sceniche ed incontri con l’autore che avranno luogo in piazzetta Dionigi Panedda e quest’anno anche in Piazza Santa Croce, dal 22 giugno al 2 agosto con inizio alle ore 21.

La rassegna aprirà i battenti con il reading  “La Collina di Spoon River e le Canzoni di Fabrizio De Andre”. Lo spettacolo fu allestito la prima volta per il 70° anniversario della traduzione dell’ “Antologia di Spoon River” di Edgar Lee Master a cura di Fernanda Pivano, che fu condannata dal regime fascista,  per il sentimento libertario che si respirava nell’opera. Oggi, per la regia di Lazzaro Calcagno, viene  riproposto dal Centro Culturale “Il Sipario Strappato”,  nuovamente arricchito e ampliato nei suoi testi.

L’opera è una raccolta di poesie in forma di epitaffio, che raccontano la vita delle persone sepolte nel cimitero di un piccolo paesino immaginario della provincia americana. Il cantautore Fabrizio De André lesse Spoon River a diciotto anni, ritrovando se stesso in alcuni personaggi, scelse nove poesie dall’intera raccolta e, con la collaborazione di Giuseppe Bentivoglio e Nicola Piovani, rielaborò i testi, scrisse le musiche e le raccolse nell’album  “Non al denaro, non all’amore né al cielo”.

In una scena asciutta caratterizzata da un baule colmo di antichi oggetti di uso comune, scorrono proprio i personaggi che hanno ispirato il cantautore genovese, evocati da Antonio Carlucci, Sara Damonte, Antonella Margapoti e Manuela Salviati, e sottolineati dal talento di Marco Troilo e dei London Valour, che interpreteranno i testi di Faber, accompagnandosi con i loro strumenti.

Mercoledì 27 giugno ore 21:00 piazzetta Dionigi Panedda

La rassegna incontra il giornalista e scrittore Pino Corrias,  che in compagnia del capo redattore della Nuova Sardegna Marco Bittau, presenterà l’ultimo suo libro dal titolo “Nostra Incantevole Italia” .

Ci sono luoghi rimasti nella nostra memoria collettiva che hanno marchiato la storia di questo paese e quella di ciascuno di noi. Eventi a cavallo di più generazioni che, in una combinazione di tragedia e commedia, misteri e svelamenti, restituiscono il senso di quello che eravamo, che siamo, che saremo. Settant’anni di storia italiana da ritrovare e raccontare, coniugando cronaca e politica, per svelare aspetti ancora sconosciuti o troppo volutamente ignorati. La villa di Arcore, quella di Gelli e quella di Grillo raccontate da loro stessi, Ostia e l’ultima cena di Pasolini nella ricostruzione di Ninetto Davoli, Capaci e la cattura di Riina ricostruiti dal capitano Ultimo, i morti di Lampedusa nella testimonianza dei pescatori… Tutto si tiene, ciascuna storia ha un suo luogo e ha a che fare con il sangue, le miserie e i sentimenti della nostra vita, dalla mafia del bandito Giuliano (la strage di Portella della Ginestra) a quella di Provenzano (la strage di Capaci), i depistaggi di piazza Fontana, insieme ai drammi di Cogne, di Vermicino, del Vajont, dell’Aquila, ai rimpianti del Lingotto e del lavoro che fu, e all’eterno rito del teatro Ariston di Sanremo.

Pino Corrias ha il gusto giornalistico, la passione civile e la qualità della scrittura per offrire un’inedita “geografia” del carattere e dell’identità degli italiani, facendoci da guida in un inquietante labirinto di storie e personaggi sempre carichi di nuove risonanze, e sul cui senso non possiamo smettere di interrogarci, nella speranza un giorno di rimettere l’Italia con la testa in su.

Venerdì’ 29 giugno ore 21 piazzetta Dionigi Panedda           

Ospite della Rassegna è Luca Telese con un monologo tratto dall’ultimo suo libro dal titolo  “Cuori Contro. Le ferite sempre aperte di una stagione di piombo”; un  libro-verità pieno di tesori nascosti, di testimonianze inaspettate, di rivelazioni sulle ultime inchieste.

Luca Telese ha deciso di scrivere un secondo libro dedicato alle storie degli Anni di Piombo durante una presentazione di Cuori neri a Milano, nel 2006. Sul palco con lui c’era Gad Lerner che ha svelato al pubblico la fine di Roberto Grassi, uno dei responsabili della morte di Sergio Ramelli. Telese, nell’introduzione di questo nuovo, commosso e composto libro, scrive:

“So che quel giorno, sul palco di Milano, mi venne in mente che avrei dovuto scrivere tutte le storie dei ‘cuori dopo i cuori’. Le mille storie senza morale che mi erano arrivate dopo Cuori neri. Sentivo il bisogno di raccontare le storie belle e quelle brutte, le catartiche e le inquietanti, le storie utili e quelle senza senso. Le storie rosse e le storie nere. Le storie delle madri che continuavano ad attraversare questi lutti, a portarne il peso, a testimoniare verità. Oggi alcune di loro sono morte e la memoria rischia di appannarsi perché i testimoni diretti scompaiono. Oggi indagare nella zona grigia dove tutto rischia di confondersi è forse più utile di ieri. Ho iniziato su quel palco, ma ci ho messo dieci anni a scrivere questo libro: è questo l’unico luogo in cui Roberto Grassi e Sergio Ramelli possono stare di nuovo insieme…”

 

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