Sanzioni più severe per le trasgressioni nell’area marina protetta di Tavolara, la proposta

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Il presidente dell’area marina protetta di Tavolara invoca sanzioni più severe.

Il presidente dell’area marina protetta di Tavolara Massimo Canu, a margine di un incontro con l’assessore regionale all’ambiente Marco Canu, avrebbe invocato tariffe più pesanti per le sanzioni dei trasgressori delle regole della zona protetta. “Il nostro compito è quello di costruire una maggiore sinergia tra uomo e natura”, ha affermato Massimo Canu all’Ansa. “Vogliamo andare sempre più verso un’area marina protetta in cui le persone sappiano per coscienza ciò che è lecito. Solo come estrema ratio si arrivi ad una sanzione in caso di violazione delle norme”.

Aumentare le tariffe delle sanzioni a Tavolara.

“Ritengo – ha proseguito Canu – che bisognerebbe rivedere le tariffe sanzionatorie per chi infrange le regole all’interno di quest’area. Bisognerebbe incrementarle e laddove necessario, bisognerebbe porre una sorta di daspo per chi commette effrazioni gravi contro questo prezioso ecosistema”.
   

Tavolara in un’area che traina l’Intera Sardegna.

“Lo stesso CNR ha rilevato uno studio dal quale è emerso che i brand “Gallura” e “Costa Smeralda“, nello scorso anno, sono stati il fattore trainante del turismo sardo”, ha proseguito Canu. “Ma questo non ci deve spingere verso la mercificazione di Tavolara e dell’area marina, piuttosto deve portarci ad aumentare le sue tutele“.

Gli ultimi accorgimenti.

Maggior distanziamento delle imbarcazioni dalla riva. “Abbiamo previsto una restrizione nella distanza dalla riva proprio perché vogliamo che le persone si abituino al rispetto dell’ambiente” ,ha concluso il presidente dell’area marina protetta Tavolara. “In questo mese siamo già stati costretti a riparare i cavi che erano stati tranciati. Ecco perché penso che l’inasprimento delle sanzioni, con una maggiorazione dei costi se si sgarra dentro le aree protette sia necessaria e provvederò a rivedere le tariffe per quanto mi compete”.
   

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