Olbia, uno stabilimento per far riscoprire ai disabili il gusto della spiaggia

Il Lido del Sole vuole regalare momenti di relax anche a chi trova normalmente difficoltà nell’accedere al mare.

Onde intermittenti che accarezzano la battigia, polveri salmastre che danzano impenitenti nell’aria, luci solari che colorano gradualmente la pelle. In totale relax e dotate di tutti i comfort, le persone con disabilità riscoprono il gusto della spiaggia godendosela in totale autonomia. Succede in Gallura, Lido del Sole, litorale non dei più gettonati, anche se adagiato in un angolo di Sardegna noto per far gola ai turisti più chic.

L’Asd My sportabilità, società no profit, ha avuto l’autorizzazione da parte dell’Autorità portuale e dal Comune di Olbia per creare uno stabilimento studiato e concepito al fine di regalare prolungati momenti di rilassatezza a chi trova normalmente difficoltà nell’accedere al mare.

L’idea è stata covata da Mario Petrone, partenopeo ma olbiese d’adozione, noto agli appassionati di calcio per aver allenato diverse squadre isolane e negli ultimi anni anche l’Ascoli e il Pisa. Dopo quasi un ventennio si è materializzata nel mese di giugno: grazie ad una lunga pedana che dai parcheggi si protrae sino al bagnasciuga, ipovedenti e carrozzati hanno dato un nuovo senso alle loro vacanze.

Al Lido si può anche fare sport, sia in acqua, sia sulla sabbia: si praticano il calcio tennis e altri giochi da spiaggia. Previsto anche un campo di pallanuoto, da allestire quando si disporrà di nuovi finanziamenti. Petrone pensa in grande, ma non si illude: sa che sarà un grosso sacrificio tenere aperto tutto l’anno uno stabilimento che nei mesi invernali si trasformerà in laboratorio di elioterapia.

Le recenti incursioni dei vandali, rei di aver squarciato le stoffe dei lettini, hanno motivato ancor più il tecnico che sta mettendo anima e cuore affinché il progetto diventi ad ampio respiro. E perché ciò avvenga è necessario il supporto del pubblico e del privato, soprattutto di coloro che mirano ad una condizione migliore dei disabili, nel sacrosanto diritto ad un’esistenza uguale agli altri.

E il Commissario Straordinario del Comitato Italiano Paralimpico Sardegna Paolo Poddighe è rimasto piacevolmente colpito da questa realtà che potrebbe dare il là ad iniziative simili in tutta l’isola: “Quello realizzato da Mario Petrone è un fulgido esempio di come il binomio sport e vacanze possa essere realizzato in maniera perfetta. Non solo la persona con disabilità non trova ostacoli nel suo percorso verso il mare – continua Poddighe – ma una volta a contatto con la spiaggia può fare attività motoria in totale spensieratezza. Ritengo che azioni del genere siano lodevoli e vadano supportate con la giusta attenzione”.

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