Le dune di Cala di Trana rischiano di scomparire, l’allarme degli ambientalisti

L’allarme dell’associazione Amici di Talmone e Cala di Trana.

Le dune di Cala di Trana sono in pericolo. A lanciare l’allarme è l’associazione ambientalista “Amici di Talmone e Cala di Trana” in un impressionante dossier fotografico inviato al Comune di Palau, alla Conservatoria delle Coste della Regione Sardegna, al Corpo Forestale e alle Capitanerie di Porto di Palau e La Maddalena.

Gli abusi più frequenti sono il transito continuo sulle dune a causa della mancanza di un’adeguata recinzione e cartellonistica e l’attraversamento a motore della zona balneabile da parte di gommoni privati e dei tender di vari charter che operano nell’Arcipelago della Maddalena. I volontari presenti sul territorio hanno anche raccolto le testimonianze di turisti giunti in barca, che sono stati invitati dai responsabili dei charter a incidere il proprio nome come ricordo delle vacanze e a lasciarsi poi scivolare giù lungo il pendio, pratica che causa un consistente drenaggio a valle di materiale sabbioso. Durante la stagione turistica, in particolare nei mesi di luglio e agosto, frequenti sono anche i prelievi di frammenti rocciosi nella parte alta della duna centrale, materiale che viene spesso asportato e caricato su gommoni e altre imbarcazioni.

“Andando avanti così le dune di Cala di Trana saranno gravemente compromesse, sostiene Myriam Stelletti, ricercatrice in geologia all’Università di Sassari ed esperta dell’associazione. Con il continuo calpestio si va incontro a un’irreversibile erosione. Le conseguenze sono un assottigliamento della spiaggia fino alla sua completa scomparsa”. Le misure da mettere in atto sono già state indicate dagli “Amici di Talmone e Cala di Trana” in un precedente appello alle istituzioni competenti, appello rimasto finora inascoltato. Fra gli interventi ora suggeriti figurano il ripristino della recinzione con corda ormai in pieno disfacimento e l’affissione di cartelli lungo la spiaggia per delimitare il transito e regolare il flusso dei turisti.

L’associazione auspica anche l’intensificazione dei controlli a tutela del sistema dunale e un’adeguata campagna informativa per la salvaguardia delle aree a maggior pregio ambientale. 

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