Appuntamento per il 28 agosto.
Cantare è un lavoro o solo una passione? Ed è una cosa che ha anche un’utilità sociale? Un tema che Michele D’Amore affronta nel suo nuovo libro, Facciamo l’amore, che verrà presentato a Palau il 28 agosto alle 21 presso la Libreria dell’Isola Mondadori Bookstore.
Dopo Fronte del Fuoco, dove ha raccontato le vicissitudini dei volontari antincendio sardi, Michele D’Amore ha da poco pubblicato Facciamo l’amore, romanzo contemporaneo che parla di musica, major, indipendenza e tour. Storia di una canzone e della sua importanza sociale. Ma anche storia di un amore, che nasce dove di solito non c’è altro che la corsa all’oro.
Partendo da una semplice sinossi, l’autore veicola un libro a uso di tutto il pubblico di addetti ai lavori musicali, affrontando la tematica delle classifiche, dei budget, della pressione che una star sente nei giorni che precedono l’uscita di un nuovo album.
Facciamo l’amore è anche una panoramica sulla situazione italiana, sul percepito di uno stato che ancora fatica a cantare, se non con l’autotune. Uscito il 22 maggio, il libro è disponibile sulle migliori piattaforme e in una selezione di librerie indipendenti.
Michele D’Amore.
Nato in Sardegna, mi
innamoro dei libri a casa, con un amore odio che mi porta a giocarci, calciarli
e scoprirli. Il mio primo libro è Mamma mi leggi. E poi Robinson Crusoe, Verne, Gotta. Da adolescente scopro i
tascabili e leggo di tutto. Mi innamoro di Zola, Verga, di Oriana Fallaci. Amo
Grisham, Peace, Clancy, Follett, Welsh e Manzoni ma, soprattutto, Calvino e
Vittorini. I miei titoli preferiti: Marcovaldo, Colla e Uomini e No.
Amo l’indipendenza, la libertà. Sposo l’idea di una
letteratura popolare, dedicata a tutti.
